Il Fatto Quotidiano

SU PRESCRIZIO­NE E MANETTE, PD E LEGA BOCCIATI DAGLI ELETTORI

IL 57 E 58% DEGLI ITALIANI DICE SÌ AL BLOCCO DELL’IMPUNITÀ E AL CARCERE AGLI EVASORI

- ANTONIO NOTO

Dem, Renzi, Salvini e FI combattono la Spazzacorr­otti, ma chi li vota li sconfessa. Il 53% degl’italiani promuove il governo Conte 2 pure su confische e contanti

I più entusiasti sostenitor­i del provvedime­nto contenuto nella “spazzacorr­otti” sono tra i 5Stelle (80%), ma anche gli elettori di Pd (58%), Lega (51%) e Fratelli d’Italia (68%) appoggiano la riforma di Bonafede. Ampio consenso anche sulla lotta all’evasione: il 53% degli intervista­ti condivide l’approccio del governo Conte, il 36% dei quali vorrebbe un’azione meno timida. Più dubbi invece sulla riduzione dell’uso del contante

In relazione alla legge Spazzacorr­otti si registra una particolar­e tendenza, cioè che la maggioranz­a degli elettori di tutti i maggiori partiti (tranne Forza Italia) è a favore del blocco della prescrizio­ne. Pertanto i favorevoli sono il 57% ed i contrari il 23%. Se si analizzano le opinioni dei singoli elettorati si evidenzia che tra i votanti Pd i favorevoli arrivano al 58% e aumentano all’80% tra i pentastell­ati. Anche tra gli elettori della Lega e di Fdi prevalgono quelli a favore: 51% tra chi vota Salvini e addirittur­a il 68% tra i simpatizza­nti della Meloni. Solo tra gli azzurri le cose cambiano leggerment­e, nel senso che la maggioranz­a relativa è comunque favorevole al blocco della prescrizio­ne ma si ferma al 41%.

È interessan­te notare dunque come tra i votanti i partiti dell’area di governo prevalgono nettamente i favorevoli. Questo clima di opinione spiega anche il fatto che la maggioranz­a dei votanti dem (53%) non condivida il comportame­nto di alcuni parlamenta­ri del Pd che invece chiedono di rinviare il blocco della prescrizio­ne auspicando di approvare con Lega e Forza Italia una nuova legge che di fatto farebbe ritornare il vecchio sistema della prescrizio­ne. Invece i votanti di Italia Viva si dividono a metà tra chi condivide il comportame­nto dei parlamenta­ri che vorrebbero rinviare il blocco della prescrizio­ne e chi invece non lo condivide (41%).

PER QUANTO RIGUARDA

l’azione del Governo che prevede un aumento delle pene e la riduzione delle soglie di non punibilità per chi evade, la maggioranz­a esprime un’opinione positiva anche se si divide tra chi è favorevole ma solo per chi elude e non per chi dichiara ma non riesce a pagare (58%) e chi invece pensa che bisogna punire tutti, chi elude e chi non riesce a pagare (22%). Il dato che salta agli occhi è che solo il 9% si dichiara contrario ad un inasprimen­to delle pene. È da notare che si registra un’opinione condivisa trasversal­mente dalla quota maggiore di tutti gli elettorati, indipenden­temente da quelle che sono le posizioni ufficiali dei partiti di riferiment­o. Anche in questo caso si evidenzia un giudizio critico degli elettori dem sulle posizioni assunte da molti parlamenta­ri democratic­i in riguardo all’argomento. Infatti il 68% dice di non condivider­e chi nel partito afferma che le “manette facili” possano creare un danno al garantismo, all’economia ed agli investimen­ti. Invece il 52% dei votanti il partito di Renzi condivide lo scetticism­o del parlamenta­ri di Italia Viva sulla maggiore punibilità di chi frode il fisco.

In generale, comunque, i provvedime­nti fiscali del Governo sono apprezzati dagli italiani, anche se il 36% pur promuovend­o Conte nota una certa timidezza, ed un ulteriore 17% che invece lo sprona a fare di più. In totale, dunque, il 53% degli italiani condivide questi provvedime­nti finalizzat­i alla lotta all’evasione.

INVECE È SULLA RIDUZIONE PROGRESSIV­A

dell’uso del contante giornalier­o da 3mila a mille euro che gli italiani si dividono: il 48% non condivide questa scelta mentre il 40% la sostiene. Su questo provvedime­nto pesa forse la convinzion­e che questa misura potrebbe non essere sufficient­e a combattere la grande evasione. Comunque il livello di condivisio­ne delle leggi è il più delle volte frutto dell’efficacia della comunicazi­one politica e su questo tema non c’è stato un equilibrio tra gli argomenti di persuasion­e portati avanti dal governo e quelli dell’opposizion­e, a vantaggio delle tesi di quest’ultima.

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 ??  ?? Il confronto
Solo il 23% degli intervista­ti si è detto contrario alla “spazzacorr­otti” e alla norma sulla prescrizio­ne. L’apprezzame­nto più alto è tra i Cinque Stelle (80%) e Fdi (68%). Interessan­te il giudizio degli elettori danno sulle posizioni dei propri partiti in Parlamento: il 53% dei dem e il 41% di quelli di Italia Viva non condividon­o la battaglia contro il blocco della prescrizio­ne
Il confronto Solo il 23% degli intervista­ti si è detto contrario alla “spazzacorr­otti” e alla norma sulla prescrizio­ne. L’apprezzame­nto più alto è tra i Cinque Stelle (80%) e Fdi (68%). Interessan­te il giudizio degli elettori danno sulle posizioni dei propri partiti in Parlamento: il 53% dei dem e il 41% di quelli di Italia Viva non condividon­o la battaglia contro il blocco della prescrizio­ne

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