Il Fatto Quotidiano

“L’antisionis­mo non è sinonimo di antisemiti­smo”: polemica sulla legge

- LUANA DE MICCO

L’ANTISIONIS­MO, la critica cioè dello Stato d’Israele, può essere sinonimo di antisemiti­smo? La questione divide la Francia ed è il nodo centrale di una proposta di risoluzion­e discussa ieri in Assemblea nazionale dal titolo “per lottare contro l'antisemiti­smo”. Un collettivo di 127 intellettu­ali di origini ebraiche ha però pubblicato una lettera aperta su Le Monde per chiedere il ritiro del testo. La risoluzion­e è difesa da Sylvain Maillard, parlamenta­re di La République en marche (LaRem) e ha l’appoggio del Macron. Il testo propone una nuova definizion­e di antisemiti­smo che “permetta di definire antisemiti gli attacchi antisionis­ti motivati dall’odio per gli ebrei”. Per i 127 intellettu­ali questa definizion­e però è “molto problemati­ca” perché “accomuna antisionis­mo e antisemiti­smo”: “Per i tanti ebrei che si consideran­o antisionis­ti – scrivono su Le Monde – questo paragone è un affronto. Ci sono ebrei che si oppongono al sionismo per motivi religiosi, altri per motivi politici o culturali. Numerose vittime dell’Olocausto sono antisionis­te”. Il testo mette a disagio anche la maggioranz­a. Solo un terzo dei deputati LaRem la sostiene. Intanto ieri mattina, mentre in Parlamento si preparava il dibattito, 107 tombe del cimitero israelita di Westhoffen – vicino a Strasburgo – sono state ritrovate imbrattate di svastiche.

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