Luca&Valeria: Mister Voti e la “beneficiaria”
Il deputato e la compagna, entrambi di Italia viva, precoci campioni di trasformismo
Inseparabili
in politica e nella vita. Prima, sotto la bandiera del Partito democratico e, adesso, anime rampanti di Matteo Renzi – e di Italia Viva – in Sicilia. Sono il 34enne deputato regionale Luca Sammartino e la senatrice e compagna Valeria Sudano. Il primo, dal 2018 si porta dietro l’ingombrante fardello di campione delle preferenze, grazie agli oltre 32mila voti che lo hanno incoronato all’Assemblea regionale. La seconda è passata dai palazzi di Palermo, e dal sostegno all’ex governatore Rosario Crocetta, a Roma, dopo avere centrato l’elezione a palazzo Madama.
Due competizioni elettorali finite entrambe sotto la lente d’ingrandimento della procura di Catania, ma con il solo Sammartino indagato, insieme ad altre 12 persone, per corruzione elettorale. Del suo ampio consenso però, stando alle carte dell’indagine, avrebbe beneficiato anche la compagna.
Ormai da qualche anno tra i due c’è un percorso politico che si sviluppa all’insegna del trasformismo: praticamente una simbiosi perfetta.
VALERIA SUDANO porta avanti una lunga tradizione di famiglia: cominciata dal padre Vincenzo, ex consigliere comunale a Catania e assessore alla Provincia, e proseguita dallo zio Mimmo, potente ex senatore della Dc. I primi passi in politica lady Sudano li muove da giovanissima 15enne proprio nella Democrazia cristiana, negli anni ‘90. Nel 2008 viene eletta a consigliera comunale nel capoluogo etneo, con Cantiere Popolare dell’ex ministro Saverio Romano. Partito di cui diventa capogruppo in municipio e con cui, nel 2012, viene eletta all’Assemblea regionale siciliana. Stesso anno e stessa elezione per Sammartino, allora 27enne, che sbarca a Palermo con l’Udc, dopo una carriera universitaria di marca centrodestra.
Il 2012 è anche l’anno del matrimonio tra l’attuale senatrice e Alfio Drago, figlio del più noto Nino, storico padrone della Dc a Catania e protagonista della tangentopoli etnea del 1993.
IL PERCORSO POLITICO del duo Sammartino-Sudano si incrocia nel 2013 con l’adesione di entrambi ad Articolo 4, il movimento centrista fondato da Lino Leanza, defunto ex braccio destro dell’ex governatore Raffale Lombardo. L’esperienza è transitoria, si esaurisce nel
2015. Anno del matrimonio ufficiale con il Pd, con tanto di evento sancito in una convention alla presenza di Davide Faraone e Lorenzo Guerini. Insieme a loro il Pd imbarca, tra le polemiche, trasformisti e impresentabili. Due di loro, gli ex deputati regionali Paolo Ruggirello e Raffaele Pippo
Nicotra, sono poi finiti nei guai per la presunta vicinanza ai clan mafiosi di Trapani e Catania.
Per Sammartino e Sudano comincia così l’ammiccamento con Renzi. Tanto che, durante lo sbarco dell’ex presidente del Consiglio a Catania, a metà novembre, il re delle preferenze siciliano è stato benedetto, con largo anticipo, come possibile candidato presidente alla Regione per il dopo-Musumeci.
Per il 34enne Sammartino, passata l’archiviazione di un’inchiesta per il voto in una casa per anziani, e le polemiche per la nomina dello zio a prefetto di Catania, adesso c’è la pesante grana di un’inchiesta che potrebbe rallentare l’ascesa, parsa fino a oggi inarrestabile.
Valeria Sudano, catanese, classe 1975, senatrice, figlia, nipote e moglie di politici, ha militato nella Dc, nel Ccd, nell’Udc nel Pid-Popolari Italia domani, Articolo 4 e Pd e ora Iv È compagna del deputato regionale Luca Sammartino
Per lei, tradizione di famiglia: padre e zio Dc, Sudano inizia a 15 anni con Saverio Romano