Mafia e visite in carcere, accuse a Occhionero
La deputata di Iv e l’assistente arrestato per sospetta appartenenza a Cosa Nostra
N el fermo del suo segretario, arrestato per mafia, veniva descritta come un deputato strumentalizzato ma incorruttibile, ma ora Giusy Occhionero, ex LeU, parlamentare di Italia Viva, viene sospettata di avere fatto passare il radicale Antonello Nicosia per suo collaboratore nonostante il rapporto di lavoro fosse stato formalizzato solo successivamente. La Procura di Palermo coordinata da Paolo Guido le ha inviato un avviso di garanzia per falso in concorso e nei prossimi giorni verrà probabilmente interrogata. Il pregiudicato agrigentino Nicosia, secondo l’accusa, era affiliato alla cosca di Sciacca e per questo è stato arrestato ai primi di novembre. Per i pm “si è speso attivamente per contribuire a uno dei progetti più ambiziosi di Cosa Nostra, la rivisitazione del cosiddetto ‘carcere duro’e ciò, in modo palese ed evidente, non per il perseguimento di una legittima (seppur discutibile) scelta di politica criminale bensì per favorire, in ultima istanza, la stessa associazione mafiosa’’.
PER I MAGISTRATI, Nicosia aveva agganciato la Occhionero “per avere una sicura chiave d’accesso agli istituti penitenziari (accesso avvenuto in almeno cinque occasioni)’’ e per “monitorare lo stato d’animo dei singoli mafiosi detenuti per dissuaderne eventuali iniziative collaborative’’. Il deputato era diventato il suo passepartoutper le carceri che ospitavano mafiosi: per l’accusa
Nicosia entrava al seguito della Occhionero per “favorire trasferimenti di detenuti mafiosi; per veicolare informazioni fra i detenuti e l’esterno’’ incontrando gli associati mafiosi in modo assolutamente riservato e senza la vigilanza delle guardie penitenziarie’’ . E in un messaggio vocale inviato il 23 marzo 2019 le diceva, riferendosi al superlatitante Matteo Messina Denaro: “Onorevole Occhionero... mai, mai si deve dire che siamo stati contro
San Matteo, non si può sapere mai... mai contro a San Matteo, per ora c'è San Matteo che comanda e noi siamo, preghiamo San Matteo... grazie San Matteo per quello che ci dai tutti i giorni”.
Iniziato a metà 2018, il rapporto di Nicosia con la Occhionero, avvocato di 41 anni, molisana, eletta alle ultime Politiche nelle liste di Leu e recentemente passata in Italia Viva, si è interrotto a maggio di quest’anno, presumibilmente hanno scritto i pm nel fermo, perché lei si era mostrata incorruttibile: Nicosia, secondo l’accusa, le aveva proposto di modificare una relazione ispettiva nel carcere della Giudecca a Venezia ,“ammorbidendola ’’:“Quando chiamano, dici ‘senta io non ho tempo, le sto dando Iban, in base a quello che mandano eventualmente modifichiamo le dichiarazioni, ma... capisci che non si può fare gratis questa cosa’”, è il testo di un messaggio vocale di Nicosia intercettato dal Gico. Il rapporto si interrompe quando il deputato scopre che l'assistente le aveva raccontato una serie di balle, compresa un’inesistente laurea.
Indagata
Ipotesi di falso per gli incontri con i detenuti prima che fosse formalizzato il rapporto di lavoro