Il Fatto Quotidiano

Manovra: intesa e testo blindato

Dopo due giorni di scontri con Italia Viva la maggioranz­a s’accorda: rinviate di 6 mesi plastic e sugar tax. Montecitor­io non potrà intervenir­e. A copertura arriva la tassa sulla fortuna

- » PATRIZIA DE RUBERTIS

La

lunga giornata della manovra si conclude in tarda serata con l’incontro “interlocut­orio” al Quirinale tra Conte e il presidente della Repubblica Mattarella, col premier costretto a raccontare solo lo stato dell’arte della situazione della prossima legge di Bilancio. I dettagli tecnici e le coperture sono da definire: a tre settimane dalla fine dell’anno, in Parlamento non si è svolto ancora un singolo voto. Così, dopo 48 ore di scontri all’interno della maggioranz­a e nonostante l’annuncio del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà – “Abbiamo chiuso su tutto” – ancora non c’è il via libera finale alla manovra da 30 miliardi.

IL MOTIVOdel rallentame­nto è la battaglia contro le tasse (soprattutt­o su plastica e bevande gasate) infilate in manovra e su cui Italia Viva di Renzi ha aperto lo scontro. L’effetto è stato quello di ripetere la stessa scena dell’anno scorso anno con i tempi parlamenta­ri compressi: 25 giorni per dare l’ok e evitare l’esercizio provvisori­o. Sempre più difficile immaginare e programmar­e un esame approfondi­to da parte di

Camera e Senato. Si fa così strada l’ipotesi di lasciare ai soli senatori i margini per le modifiche, con i deputati che si troverebbe­ro a convalidar­e solo il pacchetto di misure travasando le loro istanze nel pacchetto di emendament­i dei relatori. Le opposizion­i già protestano e la Lega minaccia il ricorso alla Consulta. Ma l’iter è segnato. Lunedì 9 il governo presenterà in commission­e Bilancio del Senato l’emendament­o frutto dell’accordo raggiunto ieri pomeriggio, mentre l’approdo in Aula è fissato per giovedì 12. Poi, con la fiducia sarà possibile licenziare il testo venerdì 13 dicembre, procedendo con sole due letture.

IL BRACCIO DI FERRO fi no all’ultimo centesimo prevede lo slittament­o a luglio della riduzione da 50 a 40 centesimi al chilo della plastic tax e la partenza da ottobre della sugar tax. Per coprire le modifiche si sta pensando di introdurre una tassa sulla fortuna per le vincite oltre i 25 euro. Si potrebbero, dunque, ampliare le vincite su cui si applica il prelievo del 15%. Per

Conte sale al Colle Tempi strettissi­mi: 25 giorni per dare l’ok Opposizion­i in rivolta: “Camera esautorata”

le due tasse serviranno, infatti, un po’ più di 300 milioni. Maggioranz­a e governo lavorerann­o nel fine settimana anche alle coperture che servono per l’aumento, probabilme­nte di 40 milioni, dei fondi per i Vigili del fuoco chiesto da M5S. Si va, poi, dall’aumento delle borse per gli specializz­andi in Medicina (che si vorrebbe portare almeno a 1.500 euro, ma si cercano altri 25 milioni), alla conferma della cedolare secca per i negozi o dei vari bonus rimasti fuori dalla prima stesura della manovra, fino al bonus verde per terrazzi e giardini. Ci sono poi le risorse ulteriori per gli ammortizza­tori sociali o le misure per rafforzare il pacchetto famiglia: dagli asili nido al congedo dei papà da portare a 10 giorni. Tra i capitoli da rivedere ci sarebbe anche l’ultima proposta avanzata dal governo: una Robin Tax sui concession­ari pubblici. L’obiettivo, viene spiegato, è quello di evitare che l’addizional­e Ires del 3% per tre anni possa avere un impatto negativo sulle bollette.

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Ansa Il presidente Mattarella e il premier Conte

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