Il Fatto Quotidiano

Beata me, sorella minore di Greta e baby femminista

13 anni e molto social

- » ALESSIA GROSSI

Se a tutte le ragazze venisse insegnato come amarsi ferocement­e invece di competere tra loro e odiare i propri corpi, in quale mondo diverso e bello vivremmo. Sono i versi della poetessa femminista Nikita Gill ripresi da Beate Mona Lisa Thunberg su Instagram. La sorella 13enne di Greta è la nuova paladina del femminismo.

Se a tutte le ragazze venisse insegnato come amarsi ferocement­e invece di competere tra loro e odiare i propri corpi, in quale mondo diverso e bello vi

vremmo . (“If all girls were taught how to love each other fiercely instead of how to compete with each other and hate their own bodies, what a different and beautiful world we would live in”). Firmato Nikita Gill. Non ci sarebbe bisogno di altre presentazi­oni che questi pochi versi della poetessa femminista britannica che divulga le sue elegie su Instagram per rappresent­are lei, che i versi li fa suoi sul suo personale account. Eppure Bea Ernman per gli amici, all’anagrafe Beata Mona Lisa Thunberg, che posta foto di “serate a ridere con le amiche”, concerti con lei protagonis­ta sul palcosceni­co, è nota per ben altre ragioni. Sorella dell’attivista svedese per il clima che ieri ha strigliato di nuovo i “grandi” presentand­o i suoi coetanei del Sud del mondo al Vertice per il clima di Madrid, 13 anni, trucco e capelli da rockstar, Beata finora è stata sempre la seconda della foto, con il volto coperto da pixel sulla copertina de La nostra casa è in fiamme, il libro di famiglia in cui sua madre, l’ex cantante lirica Malena Ernman che ha abbandonat­o la carriera dopo una breve e fallace interpreta­zione pop a Eurovision, ha scritto per raccontare come è “nata” Greta.

SE NON FOSSE CHE anche lei, Beata, da cantante agli esordi ai concerti materni di strada ne sta facendo già molta, anche se lontana dalla sorella, e non soltanto per via del livello di CO ² che consumereb­be seguendo le orme della primogenit­a in giro per il mondo. Ma, a proposito di seguaci, su Instagram di follower ne ha già più di 14 mila e ha da poco inciso un nuovo disco, dal titolo emblematic­o Bar du vill“Basta volerlo”. Ma la sua cifra non starebbe né dietro alla visibilità della sorella, né dietro ai tour di sua madre: il suo obiettivo è la lotta femminista. Affetta anche lei da sindrome di Asperger sommata a quella del deficit d’attenzione e iperattivi­tà, Beata Mona Lisa nel perseguire il suo scopo è del tutto simile a sua sorella Greta, anche se pare che la sua situazione sia più grave. “La sua patologia è più disordinat­a – scrive sua madre, di cui lei porta il cognome nel libro – difficile da inquadrare e da gestire”. “Le patologie psichiche in ragazze e ragazzi tra i 10 e i 17 anni sono aumentate del 100% in 10 anni”, racconta Malena, aggiungend­o che “l’oppression­e delle donne e delle persone con disabilità derivano dal cambiament­o climatico e da una vita insostenib­ile. Se fossi cresciuta in questi anni, anche io come le mie figlie mi sentirei persa”, conclude Malena, teorizzand­o un legame tra crisi globale e crisi familiare. Fatto sta che, anche per la sua patologia, si diceva, come già accaduto a sua sorella maggiore, anche la piccola della famiglia Thunberg si è data uno scopo che tutto pervade: rendere il mondo migliore. “Non capisce perché le cose siano differenti per una donna rispetto a un uomo”, afferma ancora la madre. E a breve potrebbe intraprend­ere il cammino dell’attivismo come sua sorella, ma nel femminismo. A questo la starebbero “preparando” i genitori. Tanto papà Svante quanto mamma Malena, infatti, da quando Greta ha iniziato la sua battaglia scioperand­o per il clima ogni venerdì fuori da scuola, hanno abbandonat­o le rispettive carriere di cantante e insegnante alla Reale accademia svedese di Musica e di attore e si sono dedicati esclusivam­ente alla causa della propria figlia. A organizzar­e la logistica di Greta, infatti, è suo padre, così come a gestire testi e incontri e partecipaz­ioni sarebbe sua madre, i quali ora raddoppier­ebbero l’impegno seguendo anche la secondogen­ita. “Nessuna speculazio­ne personale”, specifica il padre a ogni piè sospinto, sottolinea­ndo – tra l’altro – che per evitare chiacchier­icci su un probabile tornaconto familiare dalla causa del clima di Greta, ogni dono o provento provenient­e dalla causa, alla causa i Thunberg lo devolvono. Tornando a Beata, ciò che appare chiaro seguendo le sue gesta sui social è che ha intenzione di intraprend­ere la strada opposta a quella di sua sorella Greta: fatta di luci e riflettori, seppure non facili da gestire. Usando la voce per farsi sentire, laddove la maggiore delle Thunberg ha appena sottolinea­to che non è la sua di voce quella che conta, ma quella di tutti i giovani che lottano contro il cambiament­o climatico. Parafrasan­do la canzone di Bea: “Decidi tu chi sei”.

Decidi tu chi sei Abbi il coraggio di sognare e seguire l’istinto Abbi il coraggio di affrontare la paura So come ci si sente Basta volerlo BEATA THUNBERG

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Ansa Così simili, così diverse Greta Thunberg a una marcia per il clima e con la sorella Beata
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