“Ko De Mondo”: 25 anni fa, il rock da cui tutto partì
Poche volte il rock italiano si è inerpicato in una strettoia in salita come nella realizzazione di Ko De Mondo, riproposto con una nuova masterizzazione e un prezioso dvd con le immagini della realizzazione. Era il 1994 e dalle ceneri dei Cccp e dalla frattura dei Litfiba si creò una originale alchimia, sfociata nel concerto Maciste contro tutti – con Disciplinatha e Üstmamò, poi pubblicato anche su disco. Con Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli si unirono Pino Gulli, Alessandro Gerbi e Gineva Di Marco, per isolarsi in un maniero a Finistèrre, in Bretagna in un inusuale processo creativo. Ferretti smise di urlare e cantare la rivoluzione per decifrare il suo mondo interiore analizzando il rapporto tra l’uomo e la realtà, interrogandosi sul significato di civiltà, religione, esistenzialismo, istinto, guerra. Ciò che non cambiò fu il tono apocalittico, enfatizzato dal suo timbro vocale, talmente vibrante ( Memorie di una testa tagliata) da inquietare. Chi frequentò i CSI restò spiazzato nello scoprire alcune semplici usanze rispettate da tutti i componenti: democratici nelle decisioni e decisi nel vivere come collettivo, scambiandosi persino le felpe e le tshirt. A Finistère si creò una magia unica, tra passeggiate nella natura e cibo cucinato vicino al camino a legna. C’è un grande equilibrio tra alcune anime diametralmente opposte tra loro, con estremi facilmente individuabili (la soffice Intimisto contrapposta alla punkettona Occidente). Del Mondoscavò sulla dualità dell’essere umano, tra carnalità e spiritualità (“cavità di donna che crea il mondo, veglia sul tempo lo protegge. Contiene membro di uomo che s’alza e spinge, insoddisfatto poi distrugge”). In viaggiocontiene i semi di Tabula rasa elettrificata, con un rock scarnificato all’osso scevro da ogni melodia e dotato di una rara capacità di creare un nuovo immaginario. A tratti influenzerà tutto il rock italiano seguente – dai Marlene Kuntz a Le luci della centrale elettrica – eppure, mentre crescono gli epigoni, Ferretti inizierà a indossare una coda di cavallo sugli occhi, per proteggersi dal sopraggiunto ruolo di rockstar (“Non fare di me un idolo, lo incendierò”). Cosa resta di Ko De Mondo? Il sound, un vero marchio di fabbrica, i te
MISTICA E PUNK
A Finistèrre, in Bretagna, si riunirono Ferretti, Zamboni, Maroccolo, Canali, Magnelli, Gulli, Gerbi e Ginevra Di Marco