Le Sardine a San Giovanni Primo palco e scorta Fiom
SABATOAROMA Come cambia la piazza
In piazza San Giovanni, alla “Sardinata” romana del 14 dicembre, ci saranno anche le felpe rosse della Fiom. E non (solo) a titolo personale. A quanto risulta al Fatto, per mettere su l’imponente servizio d’ordine necessario a un raduno di almeno 100 mila persone, le Sardine hanno chiesto aiuto agli specialisti in materia, i metalmeccanici della Cgil. “D’altra parte - spiega una fonte interna al sindacato - di partiti di massa, anche a sinistra, non ce ne sono più. Le Sardine sono giovani, non hanno esperienza di grandi manifestazioni. Naturale che si siano rivolti a noi”. Un sodalizio che va avanti fin dall’esordio del movimento, in piazza Maggiore a Bologna, quando furono Mattia Santori e soci a chiedere una mano alla Cgil locale.
SONO ALMENO30 i volontari arruolati per sabato, e forse verranno pure in “divisa d’ordinanza” - felpa e giubbotto griffati Fiom - in barba al divieto di indossare simboli politici nelle piazze anti-Salvini. Quasi impossibile, si dice, convincerli a presentarsi “in borghese”. Ci sarà anche la segretaria Francesca Re David, ma senza segni di riconoscimento, da privata cittadina. Ancora in dubbio invece la presenza del leader Cgil Maurizio Landini, che pure ha “be n ed e tt o” le Sardine sulla stampa e anche nell’ultima assemblea generale, venerdì scorso, quando all’ordine del giorno c’era proprio il dibattito sul supporto al neonato movimento. Un patto, quello tra Sardine e Cgil, che non convince del tutto chi nel sindacato porta avanti l’opposizione da sinistra alla segreteria Landini: “Intendiamoci, io sono sempre contenta quando vedo le piazze piene”, dice Eliana Como, portavoce della mozione radicale “Riconquistiamo tutto”, sconfitta all’ultimo congresso. “Ma sarebbe meglio se le piazze avessero anche dei contenuti. Non voglio una Cgil appiattita su un movimento che fino adesso non è stato in grado di chiedere nulla al governo, nemmeno l’abolizione dei decreti Sicurezza. Non vorrei che sposare la causa delle Sardine fosse un modo tra gli altri per non dare fastidio al Pd”.
Intanto vanno avanti i preparativi per l’evento di sabato, arrivati alle giornate decisive. Dalla Fiom, oltre agli uomini per il servizio d’ordine, le Sardine si aspettano un contributo “logistico” per le infrastrutture indispensabili: bagni chimici, impianto audio, transenne. La novità rispetto a tutte le altre piazze è che stavolta ci sarà un palco, anche se è ignoto dove sarà posizionato o quanto sarà imponente. I diritti Siae per la musica sono già stati versati, mentre è ancora dubbio quale sarà il flash mob speciale portato in piazza dagli organizzatori: l’ultima parola spetta a Santori, e sulle chat di Whatsapp si sprecano le discussioni, non senza qualche mal di pancia per le tendenze accentratrici del giovane leader. Non sono attesi problemi d’ordine pubblico, nemmeno dopo la provocazione del segretario di CasaPound Simone Di Stefano, che - rispondendo all’apertura della Sardina romana Ogongo sul Fatto - ha ipotizzato la presenza delle tartarughe a San Giovanni. I volontari Fiom si aspettano una piazza tranquilla, la speranza è che nessun neofascista si farà vedere.
NEL FRATTEMPOun endorsement alle Sardine arriva dal cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, mentre il segretario Pd Zingaretti annuncia che non sarà in piazza “per rispetto”. A Torino, invece, è esploso un mini-caso sul forfait di Liliana Segre al raduno in piazza Castello: gli organizzatori dicono di aver ricevuto un messaggio dalla email istituzionale della senatrice a vita, la quale, pur declinando l’invito, avrebbe ringraziato ed espresso il proprio appoggio ai manifestanti, definendoli “Sentinelle della memoria”. Circostanza curiosamente smentita dallo staff della Segre: “La senatrice ritiene necessario chiarire di non aver mai inviato messaggi di adesione alla manifestazione di ieri o ad altre consimili. Ogni notizia al riguardo è quindi destituita di fondamento”, si legge in una nota.
Tute blu in soccorso “Sono giovani, non hanno esperienza: naturale che si siano rivolti a noi”
I preparativi
Dalle transenne ai diritti Siae L’ultima parola al leader bolognese