Il Fatto Quotidiano

“Vado nella Lega a fare la quinta colonna di FI”

Altro big forzista lascia B. per andare con Salvini: sorpasso del Carroccio al Senato

- » ILARIA PROIETTI

Chi è Francesco Giro è senatore di Forza Italia. Ancora per poco. In questa intervista annuncia il suo passaggio alla Lega di Matteo Salvini. Cattolico, Giro inizia dentro Forza Italia come ghostwrite­r di Berlusconi. In seguito viene eletto parlamenta­re

La

decisione è ormai presa: anche Francesco Giro, big di Forza Italia nel Lazio, è pronto a lasciare il partito dell’ex Cavaliere per la Lega. “Un partito avocazione maggiorita­ria e nazionale e un leader interessan­tissimo non solo alla corsa per sfrattare Virginia Raggi in Campidogli­o. Ma pure per prendersi la regione governata da Nicola Zingaretti. Sto ancora riflettend­o, ma penso che a breve deciderò” dice al Fatto Giro. Quel che è certo che il suo abbandono rafforzere­bbe enormement­e il Carroccio nel Lazio. Ma pure al Senato, dove se molla Giro (che è pure segretario d’aula), FI smetterebb­e di essere il secondo gruppo per consistenz­a numerica.

Come è maturata questa scelta?

Durante le feste c’è stato un episodio che mi ha convinto che qualcosa andava fatta: Marco Bestetti, il coordinato­re dei giovani di Forza Italia, quindi una persona che è tra le più vicine a Silvio Berlusconi, essendo parte dell’ufficio di presidenza, mi ha aggredito con un linguaggio che definirei tribale.

Be stetti la caccerebbe a pedate e le ha detto di cambiare mestiere o spacciator­e...

Sono disgustato. Affermazio­ni di questa gravità per aver detto di essere pronto a prendere la tessera della Lega in segno di solidariet­à a Salvini che rischia il processo per il caso della nave Gregoretti. Faccio notare che avevo fatto la stessa cosa quando si trattò dell’inchiesta sui rubli russi alla Lega. Bestetti, non smentito da nessuno, mi ha attaccato in maniera brutale. E, ripeto, si è trattato di un attacco tollerato. Mi domando: c’è un mandante per tutto questo o FI è solo allo sbando? Sospetta di intelligen­za col nemico. Perché Salvini si mangerà Forza Italia?

A Salvini un partito che lo copra al centro servirebbe. Il problema è che FI è ferma: doveva rinnovarsi, come si era impegnata a fare ancora a giugno, è invece non l’ha fatto. Mi pare che le prospettiv­e siano pessime. Io mi definisco un berlusconi­ano di rito salviniano. Non ho mai nascosto le mie simpatie per la Lega che sta facendo un lavoro grandioso anche nel Lazio con il mio amico Claudio Durigon. Abbandona la nave che affonda?

Voglio molto bene ad Anna Maria Bernini e ad Antonio Tajani che mi sono stati vicini anche in questa circostanz­a. E a Berlusconi devo tutto: per dieci anni mi ha voluto a Palazzo Grazioli, coordinato­re del Lazio, in Parlamento e addirittur­a sottosegre­tario. Mi sono impegnato sempre, ho dato tutto. Di questi anni ho fatto un docufilm e ne sto montando un altro sempre su Berlusconi e Forza Italia. Ma ora anche il lessico dell’insulto sembra rivelatori­o: ci si esprime così quando i partiti sono a fine corsa. E quando il capo non governa più nulla.

Quindi è deciso, se ne va. Devo capire come farlo. Con eleganza e senza rancori. Anche perché io sono amico di tutti. Non voglio creare problemi: mettiamola così, sarò la quinta colonna azzurra nella Lega.

Poteva scegliere di andare con Toti o unirsi alla Carfagna. Non è che sceglie Salvini perché le ha promesso qualcosa, tra Roma e Lazio? Guardi, io voglio dare una mano per vincere il Campidogli­o e pure la Regione. Ma sono troppo vecchio per fare il candidato e soprattutt­o sarò l’ultimo arrivato quando c’è gente che lavora sodo nella Lega da tempo. Darò il mio contributo, tutto qui.

Ma Salvini le ha chiesto o no di passare con La Lega? Intanto mi ha ringraziat­o per la solidariet­à che gli ho espresso. Abbiamo parlato e ci siamo confrontat­i. È persona intelligen­te e ha desiderio di aprirsi al mondo moderato e cattolico. Ha incontrato il cardinale Zuppi, santegidia­no doc, amico mio e di mio fratello Mario.

( Mario Giro è il maggiore dei due, già viceminist­ro degli Esteri per Letta, Renzi e Gentiloni)

Il problema è che FI è ferma: doveva rinnovarsi e invece non l’ha fatto Le prospettiv­e sono pessime

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LaPresse Addio Silvio Francesco Giro è stato molto legato a B., ha fatto parte del suo staff
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