Bunga bunga: “Le ragazze cavalcavano Berlusconi”
L’agente Soprani: “La Guerra parlò della stanza buia e di soldi per mentire”
Arcore, villa San Martino, notte di bunga bunga, una stanza buia dove Silvio Berlusconi consumava presunti rapporti erotici con le olgettine che hanno partecipato alle “serate eleganti”. Questo l’elemento emerso ieri durante il processo Ruby ter dove l’ex premier è imputato per corruzione in atti giudiziari assieme ad altre 28 persone. A parlare, sentito ieri dai pm, è stato Francesco Chiesa Soprani, agente dello spettacolo che ha spiegato di “una stanza buia” dove “a turno le ragazze ‘cavalcavano’ il presidente”. Alcune frasi dell’interrogatorio di Soprani sono state definite dal giudice “con possibili ricadute di reato” e quindi il teste è stato assistito da un avvocato. Soprani, infatti, ha spiegato: “Dissi a un legale di Mediaset che mi sarebbe piaciuto collaborare con loro come autore dopo avergli detto che sapevo che alcune ragazze venivano pagate per stare zitte”. Richiesta che non ebbe seguito. Soprani ha riferito di vicende sentite da terze persone, soprattutto, ha spiegato, da Barbara Guerra, ma anche da altre ragazze, aggiungendo che queste ultime, aveva saputo, venivano “remunerate per mentire nei processi”.
La dark room di Silvio Il teste ha spiegato di aver incontrato due volte Ruby quando era ancora minorenne
SECONDO la testimonianza di Soprani, anche Ruby gli disse che aveva avuto rapporti con l’allora premier e che “voleva investire soldi a Dubai”. Guerra, ha raccontato il testimone, “mi disse di aver partecipato a queste cene, mi ha parlato di rapporti sessuali con Berlusconi e di essere stata pagata per non dire la verità sul sesso e poi di rapporti a turno in una stanza buia, perché lui forse non voleva farsi vedere”. E ancora: “Mi disse ‘la Trevaini (anche lei imputata) ha preso 1,8 milioni, la Minetti 5 milioni’ e quindi lei voleva più soldi di quei 2.500 euro al mese che riceveva e avrebbe chiesto tramite un avvocato 500 mila euro più una casa e c’era stata la disponibilità di Berlusconi, ma poi non so se li abbia ricevuti”. Il teste, che fu anche arrestato e poi prosciolto nel caso Vallettopoli nel 2007, ha spiegato: “Non mi fu mai detto di orge o minorenni, ma di rapporti sessuali”. Soprani ha detto di aver parlato, anche dopo la morte di Imane Fadil, con Marysthell Polanco (imputata): “Mi ha detto: ‘Dirò la verità sui rapporti sessuali nelle cene e che venivamo pagate per mentire con soldi e case’”. Soprani ha spiegato di aver incontrato due volte Ruby quando era ancora minorenne, non lontano dall’ufficio di Mora. “Anche lei mi disse di avere fatto sesso ‘col Presidente’”. E dei rapporti tra Ruby e il leader di FI avrebbe avuto conferma “anche da Corona”. Trevaini, infine, stando sempre alla versione di Chiesa Soprani, gli disse che “sapeva che in quelle cene c’erano rapporti sessuali e che proprio di conseguenza faceva la giornalista, ossia per questo aveva avuto un contratto”.