Il Fatto Quotidiano

Bunga bunga: “Le ragazze cavalcavan­o Berlusconi”

L’agente Soprani: “La Guerra parlò della stanza buia e di soldi per mentire”

- » DAVIDE MILOSA

Arcore, villa San Martino, notte di bunga bunga, una stanza buia dove Silvio Berlusconi consumava presunti rapporti erotici con le olgettine che hanno partecipat­o alle “serate eleganti”. Questo l’elemento emerso ieri durante il processo Ruby ter dove l’ex premier è imputato per corruzione in atti giudiziari assieme ad altre 28 persone. A parlare, sentito ieri dai pm, è stato Francesco Chiesa Soprani, agente dello spettacolo che ha spiegato di “una stanza buia” dove “a turno le ragazze ‘cavalcavan­o’ il presidente”. Alcune frasi dell’interrogat­orio di Soprani sono state definite dal giudice “con possibili ricadute di reato” e quindi il teste è stato assistito da un avvocato. Soprani, infatti, ha spiegato: “Dissi a un legale di Mediaset che mi sarebbe piaciuto collaborar­e con loro come autore dopo avergli detto che sapevo che alcune ragazze venivano pagate per stare zitte”. Richiesta che non ebbe seguito. Soprani ha riferito di vicende sentite da terze persone, soprattutt­o, ha spiegato, da Barbara Guerra, ma anche da altre ragazze, aggiungend­o che queste ultime, aveva saputo, venivano “remunerate per mentire nei processi”.

La dark room di Silvio Il teste ha spiegato di aver incontrato due volte Ruby quando era ancora minorenne

SECONDO la testimonia­nza di Soprani, anche Ruby gli disse che aveva avuto rapporti con l’allora premier e che “voleva investire soldi a Dubai”. Guerra, ha raccontato il testimone, “mi disse di aver partecipat­o a queste cene, mi ha parlato di rapporti sessuali con Berlusconi e di essere stata pagata per non dire la verità sul sesso e poi di rapporti a turno in una stanza buia, perché lui forse non voleva farsi vedere”. E ancora: “Mi disse ‘la Trevaini (anche lei imputata) ha preso 1,8 milioni, la Minetti 5 milioni’ e quindi lei voleva più soldi di quei 2.500 euro al mese che riceveva e avrebbe chiesto tramite un avvocato 500 mila euro più una casa e c’era stata la disponibil­ità di Berlusconi, ma poi non so se li abbia ricevuti”. Il teste, che fu anche arrestato e poi prosciolto nel caso Vallettopo­li nel 2007, ha spiegato: “Non mi fu mai detto di orge o minorenni, ma di rapporti sessuali”. Soprani ha detto di aver parlato, anche dopo la morte di Imane Fadil, con Marysthell Polanco (imputata): “Mi ha detto: ‘Dirò la verità sui rapporti sessuali nelle cene e che venivamo pagate per mentire con soldi e case’”. Soprani ha spiegato di aver incontrato due volte Ruby quando era ancora minorenne, non lontano dall’ufficio di Mora. “Anche lei mi disse di avere fatto sesso ‘col Presidente’”. E dei rapporti tra Ruby e il leader di FI avrebbe avuto conferma “anche da Corona”. Trevaini, infine, stando sempre alla versione di Chiesa Soprani, gli disse che “sapeva che in quelle cene c’erano rapporti sessuali e che proprio di conseguenz­a faceva la giornalist­a, ossia per questo aveva avuto un contratto”.

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Ansa / LaPresse Barbara Guerra. A sinistra, Ruby e Silvio Berlusconi
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