Pd e Iv esultano troppo presto: il derby con la destra verso le elezioni emiliane
Cassazione “pro sindaco”, poi l’atto di fine-indagini
Prima
le motivazioni della Cassazione che accendono Partito democratico e Italia Viva, poi gli avvisi di chiusura indagini che danno la stura al fuoco di fila di Forza Italia e Lega. Il caso Bibbiano torna a infiammare l'Emilia e la politica nazionale a meno di due settimane dalle Regionali del 26 gennaio.
“Non c'erano gli elementi per imporre l’obbligo di dimora nei confronti del sindaco Andrea Carletti”, scrivono i giudici della Suprema Corte nelle motivazioni della sentenza con cui il 3 dicembre\] hanno annullato la misura cautelare per il primo cittadino della cittadina della Val d’Enza, travolta dall’inchiesta “Angeli e demoni” della Procura di Reggio Emilia sugli affidi illeciti dei servizi sociali. La notizia viene battuta dalle agenzie poco prima delle 14 e subito Iv parte all’attacco: “Una persona massacrata sui media e sui social per mesi. Chi lo ripagherà mai per tutto quello che ha subito?”, domanda su Facebook Roberto Giachetti. “Ci sarà oggi qualche coraggioso grillino o leghista pronto a scusarsi per lo squallido sciacallaggio?”, gli fa eco Matteo Renzi un paio di ore dopo. Proprio negli stessi minuti in cui si diffonde la notizia degli avvisi di chiusura indagini notificati a 25 persone, per un totale di 107 capi di imputazione. “Un sistema marcio che ha pregiudicato la serena esistenza di tanti minori e di tante famiglie, strappando gli uni alle altre, senza nessun motivo valido ed accettabile”, lo definisce a deputata di Fi Benedetta Fiorini. Per Carletti cadono 2 accuse su 4 (restano l’abuso di ufficio e il falso), ma la Lega non attenua il fuoco: “Il centrodestra rimane garantista – premette Maura Catellani, candidata del Carroccio – tuttavia nell’ambito di una tale massiccia contestazione di reati neppure può il Pd trincerarsi dietro una supposta strumentalizzazione”.