Gli hacker russi nei server della società di Biden jr
ImpeachmentI servizi di Mosca rubarono dati della Burisma, sui quali The Donald avrebbe chiesto all’Ucraina di indagare
Washington,
Kiev, Mosca. Poi al contrario: Mosca, Kiev, Washington. La storia potrebbe cambiare di nuovo in pochi click e anche ora, come nel 2016, a riscriverla sarebbero gli hacker russi.
A novembre scorso sono entrati nei server della compagnia energetica legata al l’im pe ac hme nt di Donald Trump, la Bursima, già al vaglio degli inquirenti americani che hanno messo il presidente in stato d’accusa. I pirati digitali hanno rubato dati e password dell’azienda dove dal 2014 all’anno scorso sedeva nel consiglio d’am m in istrazione il figlio di Joe Biden, Hunter, coinvolto nella vicenda giudiziaria americana. Poi sono spariti senza che nessuno si accorgesse della loro presenza. Negli Usa hanno scoperto l’attacco degli hacker di Mosca solo il giorno di Capodanno.
LA SIRENA D’ALLARME risuona dalla Silicon Valley con un report pubblicato ieri con gli stessi colori della bandiera ucraina. Titolo blu su sfondo giallo: “Phishing bursima holdings”, stilato dall’Area 1 Security, agenzia di sicurezza a stelle e strisce, che ha segnalato, – senza poter decifrare l’entità del danno –, l’attacco avvenuto mesi fa, mentre era in corso l’istruttoria contro Trump alla Camera. Creando pagine fasulle, ma visivamente identiche a quelle della Burisma per convincere i dipendenti a condividere le loro credenziali via mail, gli hacker sono riusciti a penetrare nei database aziendali, forse in cerca di quel kompromat, materiale compromettente, di cui chiese Trump a Zelensky nella telefonata del 25 luglio scorso, quando il presidente americano avrebbe promesso aiuti militari in cambio di informazioni sul suo ex consigliere, poi nemico, Biden.
I corsari digitali di Mosca “nonostante siano sofisticati, sono anche pigri e hanno usato quello che ha già funzionato in passato”. Oren Falkowitz, fondatore dell’agenzia Area 1, prima dipendente della Nsa, ha notato tempistiche e strategie gemelle a quelle usate durate gli attacchi ai server dei democratici durante le elezioni del 2016. E anche questa volta “gli attacchi sono stati un successo”.
Stesso sistema, stesse tattiche “che rispecchiano quelle della Gru”, servizi segreti russi, a loro volta oggetto del precedente report del procuratore Muller. Secondo l’agenzia nazionale di sicurezza Usa, a cui ha fatto eco la controparte britannica, ci sono ancora falle nei sistemi e punti vulnerabili nei database americani, e uno scenario peggiore di quello delle elezioni 2016 potrebbe verificarsi. Un bombardamento a più bersagli. Nel mirino dell’a tt ac co digitale c’e ra no anche Kub- Gas, Aldea, Nadragas, aziende collegate alla Burisma, insieme ai server di Kvartal 95, il canale che ha reso Zelensky il comico più famoso d’Ucraina, il programma tv dove da saccheggiare rimangono i dati registrati di Ivan Bakanov, un ex collega del comico divenuto da giugno scorso, per volere del presidente, il capo dei servizi segreti d’Ucraina.
Come nel 2016 Tempistiche e strategie gemelle a quelle degli attacchi alle mail durante le scorse elezioni