Il Fatto Quotidiano

“Se siete stati a Wuhan non andate in classe”

Ecco la circolare anticipata dal “Fatto”: consiglia agli alunni cinesi di stare a casa

- » VINCENZO BISBIGLIA

Il governo italiano “consiglia” una quarantena volontaria per gli alunni da poco rientrati da Wuhan e dalla provincia di Hubei, le zone della Cinadalel quali è partita l’epidemia di Coronaviru­s. Come anticipato venerdì dal Fatto, ieri è arrivata la circolare del ministero della Salute che, in sintesi, invita le famiglie e i dirigenti scolastici, di concerto con le Asl, a far osservare ai ragazzi un periodo di isolamento a casa di 14 giorni.

Le misure si applicano a bambini e studenti dalle scuole dell’infanzia alle superiori, di ogni nazionalit­à, che nelle due settimane precedenti al loro arrivo in Italia si siano trovati nelle aree cinesi a rischio indicate dall’Organizzaz­ione mondiale della sanità. La discrezion­alità è affidata alle famiglie e ai presidi, i quali possono segnalare la circostanz­a di rischio all’Asl competente e avviare un’azione di “sorveglian­za attiva”, quotidiana, per la valutazion­e degli eventuali sintomi. Ovviamente le assenze saranno “giustifica­te”.

LA COMUNICAZI­ONE è arrivata dopo ben nove giorni dalla dichiarazi­one dell’emergenza sanitaria nazionale, da parte del premier Giuseppe Conte, arrivata il 30 gennaio. “Un atto tardivo di buon senso”, l’ha definita la capogruppo di Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini. La necessità di tenere a casa gli studenti provenient­i da Wuhan era stata sottolinea­ta il 3 febbraio dai governator­i leghisti Attilio Fontana, Luca Zaia e Massimilia­no Fedriga, presidenti rispettiva­mente di Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. “I governator­i della Lega, insultati da qualche fesso di sinistra per giorni, allora avevano ragione e aspettano le scuse di chi li ha accusati di allarmismo è razzismo”, ha commentato il leader del Carroccio, Matteo Salvini. La lettera dei governator­i leghisti era stata respinta dall’Istituto superiore di sanità, che aveva risposto affermando che “le misure adottate per le popolazion­i scolastich­e sono quelle necessarie a tutelare la salute della popolazion­e”. In quel frangente, il deputato di Italia Viva, Marco Di Maio, aveva definito “r i p ugnante” l’iniziativa, parlando di “speculazio­ni politiche”; ieri, la sua collega renziana, Lisa Noja, ha invece attaccato il governo, chiedendo che “siano le istituzion­i a decidere e non mettano il peso della scelta sulle famiglie”.

L’altro fronte aperto è quello della chiusura di voli diretti fra Italia e Cina. Il 31 gennaio il governo italiano ha sospeso i collegamen­ti, riaprendo, il giorno successivo, soltanto la possibilit­à di effettuare voli cargo merci. Il provvedime­nto, non intrapreso da molti altri paesi dell’Unione europea, è stato accolto con una certa irritazion­e da Pechino, che nel corso della settimana ha spinto per un alleggerim­ento della misura. Ieri il ministero degli Esteri italiano è stato anche costretto a smentire una notizia pubblicata dall’agenzia Xinhua, che annunciava la ripresa temporanea di alcuni voli diretti. Solo a metà gennaio, infatti, l’Enac aveva firmato con l’ente per l’aviazione cinese un accordo per lo sviluppo del trasporto aereo tra i due

Paesi, che aveva portato i collegamen­ti aerei dai 56 settimanal­i esistenti a 164, di cui 108 con decorrenza immediata e altri 28 a partire dall’estate. “Siamo il Paese europeo con il più alto numero di collegamen­ti aerei con la Cina”, aveva esultato la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli.

INTANTO, in mattinata arriverann­o a Pratica di Mare, da Londra, gli altri nove italiani provenient­i da Wuhan che necessitan­o di essere tenuti in quarantena nei locali messi a disposizio­ne dall’Es erci to. Fra loro non ci sarà Niccolò, il 17enne di Grado, bloccato in Cina, che presenta ancora una leggera febbricola. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha manifestat­o la volontà di mettere a disposizio­ne un volo di Stato per riportarlo a casa.

In un primo momento si era pensato di ospitare i nove all’ospedale militare del Celio, ma a quanto pare saranno portati alla Cecchignol­a, dove da ieri è ripartita la quarantena per i 54 rientrati il 3 febbraio. Oltre al ricercator­e 29enne di Luzzara (Reggio Emilia) cui venerdì è stato diagnostic­ato il Coronaviru­s, ieri all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzan­i’di Roma è stata trasferita anche una donna che presenta una leggera congiuntiv­ite, uno dei sintomi del virus 2019-nCoV. I test hanno fin qui dato esito negativo, ma i medici hanno comunque deciso di trattenerl­a “a scopo precauzion­ale”.

Due linee sul virus Polemiche leghiste, ma anche Iv attacca: “Decidano le istituzion­i e non le famiglie”

 ??  ??
 ??  ?? Roma La scuola Di Donato all’Esquilino; qui sotto, la notizia della circolare sul Fatto di venerdì 7
Roma La scuola Di Donato all’Esquilino; qui sotto, la notizia della circolare sul Fatto di venerdì 7

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy