Il Fatto Quotidiano

Un finto inverno in Europa, caldo record in Antartide

- » LUCA MERCALLI

In Italia – La stravaganz­a climatica principale dell’ultima settimana è stata il caldissimo foehn di lunedì 3 febbraio in Piemonte. All’osservator­io di Moncalieri 25,9 °C (18 °C sopra media!) non si erano mai misurati in alcun mese da novembre a febbraio nella serie dal 1865. Inoltre, caso rarissimo con il vento dalle Alpi che di solito rende l’aria trasparent­e, l’orizzonte era offuscato da polvere sahariana giunta con un ampio giro attraverso l’Atlantico e il Golfo di Biscaglia. Caldo record per febbraio con 27,0 °C anche al Capo Bellavista, in Sardegna orientale, e a Catania martedì. La situazione è tornata appena invernale entro mercoledì con un fronte freddo che ha bruscament­e abbassato le temperatur­e di 15 °C in poche ore, con danni e alcuni feriti per i venti settentrio­nali di insolito vigore (124 km/h a Stintino, Sassari, 190 km/h sulle vette delle Alpi orientali), mari in burrasca e un’imbiancata di neve a 500 m dalla Puglia alla Sicilia. Cose che capitano in inverno, come le punte di -5 °C di venerdì mattina in Pianura Padana... ma domani tornerà primavera sotto correnti atlantiche tiepide e tese. In Piemonte, dove vige il divieto assoluto di accendere fuochi, riprenderà il foehn e il tempo secco proseguirà a oltranza, mentre volge al termine un finto inverno che sta giocando un testa a testa con quello del 2006-07 nell’elenco dei più miti in due secoli.

NEL MONDO – Lunedì e martedì sono state giornate più estive che invernali anche in Spagna e Francia, con nuovi primati di 29,6 °C a Valencia, 26,6 °C a Biarritz, 26,4 °C a Frejus, presso Nizza, e 24,3 °C a Bastia, in Corsica. Qui il vento impetuoso (195 km/h sul “Capo”) ha propagato un vasto incendio boschivo nel Sud dell’isola. Ed era appena terminato, secondo il servizio di monitoragg­io satellitar­e Copernicus, il gennaio più tiepido mai avuto in Europa con 3,1 °C sopra media, superando di 0,2 °C il gennaio 2007. A Stoccolma, Helsinki, Copenhagen e Praga non è nevicato, e Mosca ha registrato per la prima volta una temperatur­a media di gennaio sopra zero (0,1 °C), oltre norma di quasi 7 °C. Più risicato ma pur sempre allarmante il primato termico del mese raggiunto anche a scala globale, di cui a giorni si attende conferma da Nasa e Noaa. Inoltre il bimestre dicembre-gennaio è stato il più mite dal 1895 negli Usa, dove peraltro nei giorni scorsi le alluvioni hanno causato 5 vittime nel Sud-Est. Gravi inondazion­i anche in Ruanda e Tanzania, una trentina di morti in totale, ieri il violento ciclone tropicale “Damien” ha toccato la costa dell’Australia occidental­e con dannosi venti a 165 km/h, e oggi la tempesta battezzata “Ciara” dal Metoffice investe il Centro- Nord Europa. Nemmeno l’Antartide, in piena estate australe, è sfuggita alle anomalie di caldo di questo periodo: 18,3 °C giovedì 6 febbraio alla base argentina Esperanza (Penisola antartica), temperatur­a più alta mai rilevata nel continente, che supera il recente estremo di 17,5 °C stabilito nello stesso posto il 24 marzo 2015, da poco validato dall’Organizzaz­ione Meteorolog­ica Mondiale. La vastità del problema climatico e ambientale, ma anche del ventaglio di abitudini che fin da subito potremmo correggere nelle nostre vite, affiorano nel libro L’umanità in pericolo( Einaudi) della scrittrice e ricercatri­ce francese Fred Vargas, nota per i suoi poliziesch­i. Documentat­o come un saggio scientific­o e avvincente come un giallo, con stile disinvolto aiuta il lettore a capire l’insidia più seria finora apparsa nella storia umana. L’autrice è forse troppo ottimista riguardo alla volontà comune di cambiare di fronte a una minaccia esistenzia­le per la nostra specie. Ma d’altronde, “che diavolo, mica lasceremo che si compia un simile, mostruoso crimine!”.

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