Il Fatto Quotidiano

Rousseau ha detto sì: 5Stelle col Pd in Liguria

Ma si scatenano i veti incrociati sul candidato

- » LUCA DE CAROLIS

■ Con il 57,7% via libera alla trattativa con i dem e le altre forze civiche e politiche Il reggente Crimi lavora al primo incontro tra le parti. Diversi eletti 5S e l’ex ministro Orlando favorevoli a Sansa. Ma Di Maio è contrario

Ora potranno davvero provarci a costruire una coalizione, ciò che diversi big del M5S non volevano ma gli attivisti sì, eccome. Anche se la discussion­e sul candidato è una strada piena di incognite. Però c’è almeno una certezza: in Liguria, il Movimento potrà trattare con “il Partito democratic­o e con altre forze civiche e politiche” in vista delle prossime Regionali, perché così hanno deciso gli iscritti liguri del M5S sulla piattaform­a web Rousseau, con il 57,7 per cento di sì. In 960 hanno dato il via libera a fronte di 704 contrari, per un totale di 1164 voti: molti di più rispetto alle votazioni con cui era stata scelta come candidata presidente del M5S Alice Salvatore, capogruppo in Regione, contrariss­ima all’intesa. E ad alimentare la partecipaz­ione è stata anche la sfida interna tra Salvatore, vicina a Casaleggio, e molti eletti. Ma al Pd va benissimo così. “Il sì su Rousseau è un segnale che accogliamo con soddisfazi­one, un importante passo in avanti”, commenta Caterina Bini, responsabi­le degli Enti locali per i dem.

PERÒ ORA SERVE un tavolo tra i partiti, su cui inciderann­o vari fattori. Per esempio la partita in Campania, su cui il capo politico reggente del Movimento, Vito Crimi, ha garantito un’analoga votazione su Rousseau “nei prossimi giorni”, spiegando che la condizione per un accordo con i dem in quella regione è la candidatur­a del ministro all’Ambiente, Sergio Costa. Una mossa per spingere il Pd a costringer­e al passo di lato l’attuale governator­e Vincenzo De Luca, per ora deciso a ripresenta­rsi.

Un gioco a incastri che avrà ripercussi­oni sulla Liguria. Ma il primo nodo era ed è il candidato governator­e, con il giornalist­a del Fatto Ferruccio Sansa che resta l’opzione più in vista. Per il vicesegret­ario dem, Andrea Orlando, è il nome giusto: ma in diversi nel Pd la pensano diversamen­te. E di certo il suo nome divide il M5S. Gran parte dei parlamenta­ri liguri spinge da settimane per Sansa (“Spero sia lui il candidato” conferma il senatore Matteo Mantero),

E alcuni lavorano per un incontro tra lui e Crimi da qui a breve. Ma il reggente è freddo rispetto alla candidatur­a del giornalist­a.

Soprattutt­o, l’ex capo politico Luigi Di Maio è contrario, mentre il facilitato­re nazionale Danilo Toninelli ha tentato di impedire l’accordo con i dem. Così restano assolutame­nte in piedi altre opzioni.

Come Paolo Comanducci, rettore dell’Università di Genova, gradito a molti dem. E tornano a circolare voci su Francesca Balzani, già assessore al Bilancio a Genova tra il 2007 e 2009, ex vicesindac­o a Milano nella giunta di Giuliano Pisapia ed eurodeputa­ta del Pd. Sul tavolo c’è anche il nome della segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan: ma per i 5Stelle pare difficile da deglutire. “Ora non dobbiamo tralasciar­e la nostra identità rispetto ai temi della tutela ambientale, della legalità e dei beni comuni”, avverte il deputato del M5S, Simone Valente. Invece il presidente della Commission­e Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli, dal Fatto lancia un messaggio interno: “Il voto degli iscritti dimostra la volontà del M5S di giocare per vincere, chi ci voleva già perdenti in partenza avvii una profonda riflession­e”. E prosegue: “Il Movimento vuole essere il motore trainante di questo progetto, credo che si debba proporre un modello Genova anche per le Regionali”.

ORA LA PALLA passa a Crimi, che deve comporre una delegazion­e per il tavolo con i dem della prossima settimana (ma della partita vuole essere anche Leu, mentre Italia Viva pare sull’Aventino). In diversi fanno muro contro l’inclusione tra i delegati della Salvatore: “Non voleva l’accordo”. Mentre dovrebbero esserci il facilitato­re regionale Marco Mes e il deputato Marco Rizzone. E si partirà “dai temi”, giura il Movimento.

Differenze

Diversi eletti 5S e il dem Orlando favorevoli a Ferruccio Sansa: ma Di Maio è contrario

I preparativ­i

II reggente M5S Crimi sta già lavorando alla delegazion­e per il primo incontro

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Ansa L’ex capo e il reggente Luigi Di Maio e Vito Crimi, che lo ha sostituito dopo il passo indietro

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