Salario, suolo e querele: le leggi in quarantena
Congelati Lo stop delle Camere blocca i provvedimenti non urgenti (che in verità andavano a rilento anche prima che arrivasse il virus...)
Dal salario minimo al nuovo codice della strada, dal consumo di suolo all’orario dei negozi. Con il Parlamento a scartamento ridotto, col freno a mano tirato, non è stato rinviato solo il referendum sul taglio dei parlamentari, ma numerose leggi finiscono in quarantena: l’Ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso che per tutto il mese di marzo l’aula si riunirà un solo giorno a settimana, il mercoledì, per esaminare solo “atti urgenti e indifferibili”. A Palazzo Madama, invece, la prossima settimana è prevista seduta martedì e mercoledì, quando verrà esaminata l’autorizzazione allo scostamento di bilancio in vista del varo del provvedimento economico sul coronavirus, i famosi 7,5 miliardi messi sul piatto dal governo Conte. Poi, probabilmente, anche il Senato si riunirà solo il mercoledì. Così molti provvedimenti, tra le commissioni e l’aula, finiranno in una sorta di bolla, in attesa che passi l’em er ge nz a Covid-19 e il Palazzo torni a pieno regime. “Uno dei problemi saranno le audizioni: per ora faremo solo quelle che riguarderanno i provvedimenti sull’emergenza virus, per le altre o troveremo il modo di farle via Skype oppure verranno sospese”, osserva Loredana De Petris, senatrice di Leu e capogruppo del Misto.
RESTANDO a Palazzo Madama, uno dei provvedimenti più importanti in discussione è quello sul salario minimo garantito. In Commissione Lavoro la diatriba ruota intorno a 4 disegni di legge, su cui però non è ancora stato trovato un accordo. La soglia minima dovrebbe essere quella dei 9 euro lordi l’ora, proposta dalla ministra Nunzia Catalfo, ma ora tutto si ferma, nella speranza di riprendere al più presto. Un’altra legge importante, in Commissione Ambiente, è quella sul consumo di suolo, ovvero la norma del Pd contro la cementificazione, che vuole limitare al minimo i terreni destinati alla costruzione, per arrivare al “consumo suolo zero” entro il 2050, uno degli obiettivi posti dall’Ue. Un provvedimento già pronto per l’aula è, invece, quello sulle liti temerarie del 5S Primo Di Nicola,
che si pone l’obbi ettivo di porre un freno alle azioni civili con richiesta di risarcimenti economici ai danni dei giornalisti. Di pari passo viaggia la legge Caliendo ( FI) sulla diffamazione, su cui però ci sono ancora forti divisioni tra politica, editori e rappresentanti dei giornalisti. Passando a Montecitorio, in Commissione Attività produttive è in discussione il progetto di legge sugli orari dei negozi, che dovrebbe introdurre una nuova disciplina sulle aperture, anche domenicali. La maggioranza sta lavorando a un testo base su cui ancora non c’è accordo: la chiusura domenicale è una delle battaglie storiche del M5S, che però al momento vede le obiezioni di Pd e Italia Viva. Altre leggi in via di ibernazione, alla Camera, sono quelle sull’assegno unico, ovvero l’a s se gn o conferito alle famiglie in difficoltà per i figli fino ai 18 anni di età. Sempre a Montecitorio erano iniziate le audizioni per arrivare a una legge contro le fake news, di cui si discute da tempo, con parecchie divisioni tra le forze politiche. In discussione, in Commissione Trasporti, anche le nuove norme sul codice della strada. “In realtà alla Camera, per i problemi interni alla maggioranza, già si stava lavorando poco. Nelle ultime settimane le giornate passavano senza provvedimenti da esaminare. Ora, almeno, andremo al rallentatore per un motivo valido”, osserva il forzista Simone Baldelli. Che parla con qualche ragione.
Calendario alla mano, infatti, a gennaio l’aula di Montecitorio ha convertito due decreti e un disegno di legge. Il resto delle sedute è stato dedicato a tre informative ministeriali, tre ratifiche di trattati internazionali e una decina di mozioni. Scorrendo l’agenda di marzo, oltre alle norme sul coronavirus, ci sono altri due momenti importanti: mercoledì 18 si voterà per eleggere 2 componenti di Agcom e dell’Authority sulla Privacy, mentre mercoledì 25 è previsto l’esame del ddl sulla riduzione del cuneo fiscale, già approvato in Senato.