Il Fatto Quotidiano

Barbarossa: “Ho scoperto il film ‘Cafarnao’ e la D’Aloja”

- » ALESSANDRO FERRUCCI

Primo consiglio di Luca Barbarossa per non affossarci (mentalment­e) al tempo del Coronaviru­s. “E qui me tocca fa’ il verm e”. Resista. “Mi tocca”. È giusto, capiamo. “Ri spondo: ascoltare e guardare ogni giorno Radio 2 Social Club!”.

Con sempre nuovi ospiti.

Non è semplice, qualcuno ha paura a uscire di casa, scatta qualche buca. Per fortuna ancora poche.

E voi...

Ci affidiamo ai coraggiosi e agli amici, che poi magari arrivano, dimentican­o le indicazion­i del protocollo appena firmato, e ci baciano.

No!

( Ride) Ne farei a meno, dei baci. Però la nostra resistenza è non parlare mai di Coronaviru­s. Oltre al “Social”, altri consigli per chi resta a casa: iniziamo dal film o serie tv.

Rispetto alle serie sono indietro, per i lungometra­ggi dico Cafarnao :è strepitoso, non allegro, ma ha una narrazione più vera del vero, con dei bambini incredibil­i.

Libro.

Madrigale senza suonodi Andrea Tarabbia e Corpi s pe c ia l i di Francesca D’Aloja; quest’ul timo racconta varie storie di persone “speciali”, magari non sempre diventate celebri, ma con una vita inaspettat­a.

Esempio.

L’impresa fallita in Antartide da un esplorator­e che ha impiegato due anni per salvarsi dai ghiacci, e per riuscirci ha affrontato imprese superiori a qualunque racconto di supereroe.

Disco.

Tempo di Chet di Marco Bardoscia e Paolo Fresu e dedicato a Chet Baker: un jazz di grandissim­o livello.

Precauzion­i? Difficile, anche perché noi adolescent­i possiamo risultare degli untori e senza saperlo.

Però?

Devo andare a Napoli per un programma Rai. Questa volta prendo la macchina.

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