Barbarossa: “Ho scoperto il film ‘Cafarnao’ e la D’Aloja”
Primo consiglio di Luca Barbarossa per non affossarci (mentalmente) al tempo del Coronavirus. “E qui me tocca fa’ il verm e”. Resista. “Mi tocca”. È giusto, capiamo. “Ri spondo: ascoltare e guardare ogni giorno Radio 2 Social Club!”.
Con sempre nuovi ospiti.
Non è semplice, qualcuno ha paura a uscire di casa, scatta qualche buca. Per fortuna ancora poche.
E voi...
Ci affidiamo ai coraggiosi e agli amici, che poi magari arrivano, dimenticano le indicazioni del protocollo appena firmato, e ci baciano.
No!
( Ride) Ne farei a meno, dei baci. Però la nostra resistenza è non parlare mai di Coronavirus. Oltre al “Social”, altri consigli per chi resta a casa: iniziamo dal film o serie tv.
Rispetto alle serie sono indietro, per i lungometraggi dico Cafarnao :è strepitoso, non allegro, ma ha una narrazione più vera del vero, con dei bambini incredibili.
Libro.
Madrigale senza suonodi Andrea Tarabbia e Corpi s pe c ia l i di Francesca D’Aloja; quest’ul timo racconta varie storie di persone “speciali”, magari non sempre diventate celebri, ma con una vita inaspettata.
Esempio.
L’impresa fallita in Antartide da un esploratore che ha impiegato due anni per salvarsi dai ghiacci, e per riuscirci ha affrontato imprese superiori a qualunque racconto di supereroe.
Disco.
Tempo di Chet di Marco Bardoscia e Paolo Fresu e dedicato a Chet Baker: un jazz di grandissimo livello.
Precauzioni? Difficile, anche perché noi adolescenti possiamo risultare degli untori e senza saperlo.
Però?
Devo andare a Napoli per un programma Rai. Questa volta prendo la macchina.