Pedofilia, Barbarin lascia Il Papa “cancella” i peccati
Dimissioni Responsabile di aver coperto i preti, ma prescritto in appello, l’arcivescovo ha affossato la diocesi di Lione. Francesco ora prova a rilanciarla
Assolto dai giudici, ma congedato dal papa: l’annuncio a sorpresa ieri di papa Francesco, che ha accettato le dimissioni del cardinale Barbarin dalla diocesi di Lione, è l’ultimo episodio di una vicenda lontana dal chiudersi qui. Eppure, il 30 gennaio scorso, il cardinale era stato assolto dalla giustizia francese: come spiegare allora quest’ultimo, inaspettato, risvolto? Torniamo ai fatti. Barbarin, accusato da diverse vittime di aver coperto gli abusi di preti pedofili nella sua diocesi, era stato condannato in primo grado, nel 2019, a sei mesi di detenzione con sospensione della pena per non aver denunciato quei reati. Il cardinale era allora ricorso in appello. Ma al termine di un secondo processo, la corte di Lione ha annullato a sorpresa la sentenza di primo grado e ha assolto Philippe Barbarin, che da colpevole è diventato innocente. La vicenda però è più complessa di così.
NEI FATTI LA DECISIONE dei giudici d’appello è più severa di quanto sembri per il cardinale, riconosciuto responsabile di aver coperto gli atti di pedofilia nella sua diocesi. Solo che il reato di omessa denuncia in questo caso è prescritto. Ciò vuol dire che il cardinale è responsabile, ma non colpevole. E questo dettaglio di sicuro non è sfuggito al papa. C’è di più. Sin dall’annuncio della sentenza della Corte d’appello, le associazioni delle vittime hanno deciso di presentare ricorso in Cassazione. Si terrà dunque a Parigi tra diversi mesi un nuovo processo, durante il quale la più alta giurisdizione dovrà pronunciarsi non sul “fondo” del dossier, ma su principi di “diritto” e sarà chiamata a decidere se rinviare o no il cardinale Barbarin davanti a un’altra Corte d’appello. Le vittime di pedofilia hanno inoltre già fatto sapere che, se dovessero perdere anche il processo in Cassazione, faranno ricorso alla Corte europea dei diritti umani.
Il processo Barbarin rischia quindi di durare ancora molti anni. E anche quest’altro elemento non deve essere sfuggito al papa. C’è poi un ultimo punto da considerare: la situazione della diocesi di Lione e, più in generale, del cattolicesimo in Francia. Più di un milione di francesi ha visto il film Grazie a Diodi François Ozon, che parla appunto dell’affaire Barbarin (e ha appena vinto un premio Césars, l’equivalente francese degli Oscar). In una petizione lanciata da un sacerdote di Lione, più di 100 mila francesi hanno chiesto l’al lont anamento immediato dell’arcivescovo di Lione.
Oggi il cardinale Barbarin è “il prelato più detestato di Francia”, ha scritto il settimanale L’Express. A Lione la situazione è diventata insostenibile da più di un anno. In parrocchia i fedeli sono disperati, uno dopo l’altro i sacerdoti lasciano la diocesi e la Chiesa ha perso gran parte della sua credibilità. A Lione non c’è solo il caso Barbarin. Una dozzina di altri sacerdoti sono sospettati, accusati o già condannati per abusi sessuali. La chiesa di Lione sta crollando a pezzi.
Nel resto del Paese, la chiesa di Francia non è messa molto meglio. Le vocazioni sono sempre più rare, i preti, molti dei quali sono molto anziani, finiscono la carriera sfiniti di dover correre da una parrocchia all’altra. Nelle campagne mancano centinaia di preti per celebrare matrimoni e funerali. In media, circa 800 sacerdoti muoiono in Francia ogni anno e meno di cento nuovi sacerdoti vengono ordinati. La Chiesa di Francia sta lentamente sparendo: tra dieci anni non avrà più preti! Secondo gli ultimi studi, i cattolici praticanti rappresentano ormai meno del 4 o 5% dei francesi. Il matrimonio gay è stato approvato. Il progetto di legge per estendere la Procreazione medicalmente assistita alle coppie di donne omosessuali, a cui la Chiesa si oppone, è attualmente in discussione in Parlamento e dovrebbe essere adottato senza difficoltà.
TRA ABUSI SESSUALI, morale reazionaria e malfunzionamenti sistemici, la voce del cattolicesimo non è più udibile. Che altra scelta aveva allora papa Francesco, che conosce bene la situazione disperata della sua chiesa in
Grazie ai miei fratelli e sorelle: il pontefice mi solleva dalla carica Seguite Gesù, in una Chiesa al servizio, fraterna e missionaria
Francia, se non quella di voltare la pagina Barbarin il più presto possibile? Dopo aver sostenuto a lungo il prelato, il pontefice alla fine ha accettato le sue dimissioni. Per porre fine a uno psicodramma nazionale e cercare di salvare una chiesa in caduta libera.
*Traduzione Luana De Micco