Il Coglionevirus che affolla aperitivi, spiagge e discount
Gli italiani che se ne fregano
La spiaggia di Boccadasse a Genova in un pomeriggio d’inverno – mite ma comunque da cappotto – è piena di persone stese al sole, neppure fosse Ferragosto. Come se l’emergenza-epide-mia non avesse sconvolto il sistema sanitario del Paese. Milano, il sabato trascorre con poche persone per strada, piazza Duomo è deserta ormai da giorni. Bastano pochi chilometri però.
Eincorso Buenos Aires o ai Navigli il Covid-19 pare non essere di questo mondo: tavolini pieni; non la solita ressa, ma comunque le persone ci sono e non possono certo rispettare l’indicazione governativa sulla distanza di almeno un metro da mantenere gli uni dagli altri. Nel pomeriggio sui social posta una foto il direttore del Post Luca Sofri: “Navigli di sabato al 50%, a occhio (sono tutti dal lato al sole, di là è più vuoto)”.
Da una parte all’altra del Paese le folle non mancano, comunque. Mercoledì pomeriggio il restrittivo decreto governativo non era ancora stato firmato, sarebbe arrivato ventiquattr’ore dopo, ma è montata la polemica per il centro- commerciale di Montesilvano, Pescara, pieno all’inverosimile, centinaia di persone, anche sulle scale, per assistere a Elettra Lamborghini, fresca fresca di esibizione sanremese e intenta alla presentazione del nuovo disco. Questa la replica burocratica della direzione del centro-commerciale: “L’evento con Elettra Lamborghini, peraltro organizzato con grande successo, non scontava alcuna preclusione normativa poiché svoltosi precedentemente al decreto sottoscritto dal presidente del Consiglio. Abbiamo semplicemente voluto incentivare la presenza delle famiglie e, per l’effetto, aiutare il commercio in un mo
SILVIO BRUSAFERRO ISTITUTO SUPERIORE SANITÀ Evitate luoghi affollati e contatti stretti per limitare la diffusione dell’infezione: servono stili di vita attenti
mento difficile per la categoria”.
Ancora polemica addirittura a Merate, Lecco, nella Lombardia del focolaio, per l’inaugurazione di un altro centro- commerciale con tanto di sindaco taglia- nastro e di parroco che però ha chiuso la chiesa, niente messa oggi. Dalle località montane del Nord impazzano sui social le foto delle code, altro che metro di distanza, per le seggiovie agli impianti sciistici. A Roma nel week end la metro è vuota e spettrale, in settimana all’ora di punta in alcune stazioni i pendolari si stringevano come al solito. Ma questa è un’altra storia, c’è chi si diverte e chi è obbligato.