Paura all’Antimafia: hanno incontrato il prefetto malato
I parlamentari della commissione di San Macuto in quarantena come già Patuanelli e Attilio Fontana
C’è chi si sfoga in chat e chi, pur con un occhio al termometro, non intende rinunciare al suo ruolo: dopo che il segretario del Pd Nicola Zingaretti è risultato positivo al test del Coronavirus è scattato l’allarme rosso tra gli inquilini dei palazzi della politica. Camera e Senato che per precauzione hanno già ridotto al lumicino l’attività, sono in subbuglio: amuchina e termoscanner agli ingressi non bastano più e così sono iniziate le pulizie a fondo, anche se Pasqua è ancora lontana mentre le chat di tutti i gruppi parlamentari ribollono. E non solo perché si teme che altri possano subire la stessa sorte di Guido Guidesi della Lega bloccato dal 21 febbraio a Codogno, zona rossa per via dell’emergenza. O della senatrice dem Tatjana Rojc, tutt’altra zona, in isolamento fiduciario per i contatti avuti con Igor Gabrocec consigliere della Regione Friuli-Venezia Giulia ricoverato in ospedale per via del Covid-19.
C’È PROPRIO il timore che un colpo di tosse di un compagno di banco, magari confuso con un malanno stagionale, possa costar la pelle, oltre che mettere a rischio la democrazia rappresentativa. E così, data l’aria, il presidente della Giunta per le autorizzazioni di Palazzo Madama, Maurizio Gasparri gonfia il petto per confermare che a dispetto delle avversità, il 10 marzo si voterà eccome sulla richiesta dei magistrati di Palermo che vorrebbero processare l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per la gestione dei migranti a bordo della Nave Open Arms.
Con buona pace di Gasparri però, anche tra i suoi colleghi di Forza Italia c’è chi confessa, almeno su Telegram, un certo timore, palpabile in vista della ripresa, seppur blandissima dei lavori a Palazzo Madama e a Montecitorio. Timori deflagrati da ultimo, ad esempio, alla notizia che il prefetto di Matera Rinaldo Argentieri è in ospedale perché contagiato dal Coronavirus: era stato ascoltato lo scorso 24 febbraio a Scanzano Jonico dai parlamentari della commissione Antimafia. “Sono ormai passati 13 giorni, direi che siamo fuori pericolo: io comunque mi sento bene” dice al Fatto Luigi Vitali senatore di Forza Italia che ha partecipato alla missione insieme ad Assuntela Messina deputata del Pd, Pasquale Pepe inquilino di Palazzo Madama per la Lega eletto in Basilicata e, naturalmente, il pentastellato Nicola Morra che della commissione bicamerale è presidente: per farla breve a San Macuto la preoccupazione è forte pure tra funzionari e addetti tutti reduci dalla visita lucana, anche se i giorni ormai trascorsi lasciano ben sperare.
IL TEMPO è il migliore alleato anche del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: sulla sua quarantena (dal 4 marzo dorme al Mise dopo l’incontro avuto qualche giorno prima con l’assessore lombardo Alessandro Mattinzoli risultato positivo al tampone) aveva fin da subito cercato di sdrammatizzare: “Da quando sono ministro sono qui 18 ore al giorno, quindi cambierà poco”. Stanno per terminare i “domiciliari” anche per il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, che invece non era stato affatto rassicurante con quella mascherina indossata per l’annuncio del suo isolamento, appena ricevuta notizia che una sua stretta collaboratrice era risultata contagiata dal Coronoavirus. I guai comunque non sembrano ancora finiti per la politica lombarda: il portone del Pirellone rischia di rimanere chiuso per un po’ per via di un dipendente del consiglio regionale positivo al tampone.
Quarantena volontaria anche per il vicepresidente del consiglio regionale delle Marche. Renato Claudio Minardi (Pd) per un contatto con una persona poi risultata contagiata, così come, a Pesaro, per l’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili e per il consigliere comunale Andrea Marchionni. L’elenco si aggiorna e si allunga: da ultimo in isolamento i sindaci di Empoli e San Quirico d’Orcia: prima di loro il primo cittadino di Cesena, Enzo Lattuca per via dei contatti avuti con l’assessore emiliano-romagnolo Raffaele Donini, contagiato dal Coronavirus, e quindi costretto a casa come la sua collega di Giunta Barbara Lori. Positiva anche la sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri decisa a onorare la fascia tricolore: continuerà a esercitare le sue funzioni in videoconferenza.