LO STATO PAGHI SUBITO I DEBITI ALLE AZIENDE
Gentile ministro Roberto Gualtieri, nella presente emergenza i giornali servono come buca delle lettere per i tanti cittadini smarriti dal“dopo ”. Quando, cioè, esaurita l’ emergenza virus, essi dovranno riaprire le proprie attività, ma non sanno come.
Ieri, una persona mi ha detto che da anni attende che la Regione gli liquidi quanto dovuto per un lavoro regolarmente svolto. Ho letto che malgrado un considerevole sforzo da parte dello Stato, secondo Bankitalia, la Pubblica amministrazione deve ancora pagare 50 miliardi a chi ne ha diritto.
Secondo il Tesoro, la media dei pagamenti è scesa a 46 giorni, contro i 30 richiesti dalla direttiva Ue, ma che per la società specializzata Intrum sono addirittura 67. Chi le scrive considera apprezzabile lo sforzo del decreto “Cura Italia”, così come la sospensione del Patto europeo di stabilità, che metterà a disposizione del nostro Paese risorse cospicue. Ciò che mi chiedono di chiederle è in quale modo questa iniezione di capitali arriverà a irrorare e a sostenere la cosiddetta economia reale.
In parole povere, il piccolo negoziante, l’artigiano, la Srl, la partita Iva, oltre il rinvio degli obblighi fiscali e del pagamento dei mutui, a quale liquidità potranno avere accesso, visto che si teme addirittura una catastrofica stretta creditizia. Non crede signor Ministro che l’annuncio di un sollecito pagamento di quanto dovuto ai tanti che quasi hanno perso la speranza potrebbe sollevare quella ventata di fiducia di cui abbiamo tutti così bisogno? E perché, infine, non chiedere alla Rai di fare servizio pubblico dedicando uno spazio giornaliero alle domande e alle risposte di quei milioni di concittadini smarriti, per non lasciarli soli nell’ora più buia?