PROPOSTA: UN CANALE RAI PER TUTTI GLI STUDENTI
Gentile ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, domenica scorsa nella rubrica Media e dintorni di Radio Radicale, Edoardo Fleischner nel consueto colloquio con Emilio Targia ha detto che France Télévisions, il servizio pubblico radiotelevisivo francese, dal
12 marzo, manda in onda dal lunedì al venerdì la scuola in diretta a uso degli studenti costretti a casa causa Coronavirus.
Il calendario delle lezioni dal vivo prevede alle 9, la prima elementare; alle 11, la materna; dalle 13 e 30 alle 14, una sintesi divulgativa di scienze naturali; alle 14 tocca agli universitari; alle 15 agli studenti che si preparano alla Maturità; alle 16 agli scolari dagli 8 ai 12 anni. Il tutto accompagnato da una fitta programmazione di apprendimento, intrattenimento, orientamento attraverso la messa in onda di documentari, film, opere teatrali, su argomenti funzionali ai temi scolastici.
Domanda: come mai la Rai, a cui paghiamo il canone come servizio pubblico, sull’esempio francese, non dedica uno dei suoi numerosi canali del digitale terrestre (ne abbiamo contati 14, ma forse ce ne sfugge qualcuno) al sostegno didattico dei milioni di studenti di ogni ordine e grado che non sanno se e quando potranno riprendere le lezioni? E se a Viale Mazzini e dintorni si fossero distratti potrebbe il ministro dell’Ist ruzi one intervenire (sempre che lo ritenga opportuno) sul servizio pubblico per studiare un ciclo di lezioni dal vivo? Che, non è difficile immaginare, riscuoterebbero l’apprezzamento di famiglie e studenti, ma forse anche degli insegnanti in parte sgravati dal peso di un ritardo didattico che con il passare dei giorni può diventare incolmabile? Sinceramente Ministro, le sembra una proposta stravagante? Grazie.