Il Fatto Quotidiano

Leggere con il gatto e resistere nel “confino” delle mura di casa

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Visto che dobbiamo “stare a casa”, chi vuole condivider­e con gli altri la sua vita in quarantena può farlo sulle pagine del Fatto. Siamo una comunità e mai come oggi sentiamo l’esigenza di “farci compagnia” sia pur a distanza. Come i giovani che, nel Decameron di Giovanni Boccaccio, si riunirono per raccontars­i novelle durante la peste di Firenze. Inviateci foto, raccontate­ci cosa fate, cosa inventate per non annoiare i figli e non allarmare i nonni, quali libri, film e serie tv consigliat­e all’indirizzo l et tere@ ilfat toquo tidia no. it . Ci

sentiremo tutti meno soli.

Che bello il giornale ad alta voce

Al mattino mio marito va in edicola a comperare il Fatto (io amo spudoratam­ente il cartaceo), facciamo colazione e poi, col gatto in grembo e spaparanza­ti in poltrona, leggo ad alta voce il giornale mentre loro ascoltano le ultime notizie in religioso silenzio. In questa quarantena abbiamo finalmente il tempo per leggere tutto ciò che pubblicate. Grazie al Fatto Quotidiano e a chi gli dà vita. ANNA GIULIA BELLETTI

Lettera a mio nipote appena venuto al mondo

Caro mio nipotino, amore mio! Sei venuto al mondo da soli otto mesi e il mondo oggi sei costretto a guardarlo da dietro un vetro per colpa di qualcosa più grande di noi che ha messo a nudo la nostra fragilità. Tutti noi oggi, come te, siamo “prigionier­i” nelle nostre case. Tutti noi oggi, come te, siamo privati della nostra libertà e dei nostri affetti costretti a viverli a distanza. Tutti noi oggi, come te, guardiamo il mondo da dietro un vetro. Ma sappi, amore mio, che il mondo non è così. Il mondo fuori è bellissimo e ti aspetta per darti quello che oggi ti viene negato: è un tuo diritto che hai acquisito dalla nascita. Tranquillo, mamma e papà sono lì con te. Cercano in tutti i modi, ritornando bambini, di non farti avvertire il brutto momento. I nonni ti aspettano per darti il loro amore. Da grande ti parleranno di oggi, ti parleranno delle paure , ma ti parleranno anche della grande speranza: la vita! Io nel mio piccolo farò di tutto per assicurart­i un mondo migliore. Oggi col cuore spezzato e qualche lacrima lo faccio stando a casa per farti uscire domani. Sì, amore mio, domani è e deve essere vicino! Io, gli altri nonni, la tua cuginetta che ti adora, la tua zia ti daremo tutto l’amore di questo mondo. Correremo ad aprire quella finestra oggi chiusa. Impazzirem­o e piangeremo di gioia tutti insieme: è quello che ci spetta! In quell’abbraccio idealmente abbraccere­mo tutti i bambini del mondo: siete il nostro futuro e la nostra speranza! Ti voglio un mondo di bene. TUO NONNO MARIANO

Una poesia per il tempo sospeso

Tempo sospeso a cercare di sé. Dentro abissi di vuoto ovattato di nebbia, come in questo mattino. E rincorro domande così sterili e strane. E reinvento la vita. A partire, io credo da preziosi, trascurabi­li imprescind­ibili e chiari minutissim­i dettagli. ORNELLA FRANZOSI

Una sfida tremenda per tornare migliori

Piena emergenza è vero, ma ce la faremo! In questo mondo surreale, dove nessuno pensava di ritrovarsi, i risvolti positivi sono diversi, e vanno ricercati soprattutt­o nelle quattro mura di casa, dove siamo confinati non per scelta, ma per necessità. Ebbene, non tutti i mali vengono per nuocere, dice un vecchio proverbio, e non possiamo che prenderne atto, visto che il momento quasi ce lo impone. Il ritrovarsi sui balconi, cantando inni che conosciamo, andando a cercare con lo sguardo le facce, i sorrisi nascosti fino a ieri, mostrando bandiere, pur di apparire, per quella voglia di abbracciar­ci veramente, e non solo in modo metaforico. Mettere una pietra sopra, per qualche diverbio innocente, diventa quasi scontato. Persone, che in tempi non sospetti avremmo evitato, e ora con un cuore grande, andiamo a cercare per chiedere scusa, sì perché anche le scuse fanno parte del nostro essere, del nostro vivere. Sì, perché è nella paura che si va a cercare l’altro, quello che prima era invisibile, e ora una cosa preziosa, da conservare. Chissà se tutto questo ci servirà per avere più rispetto del prossimo, ed essere più tolleranti... pensiamo proprio di sì. Il momento ce lo suggerisce, quasi ce lo impone. Coraggio, ce la faremo, tutti insieme, e la nuova vita più bella ci aspetta là fuori. CLAUDIO ORLANDI

Questi giorni ce lo suggerisco­no: coraggio, ce la faremo Una nuova vita più bella ci aspetta là fuori

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