Quelli che “non è niente”
ANando Mericoni, alias Alberto Sordi, l’aveva “fregato la malattia”; ai politici, vip, pseudo vip, influencer li sta “fregando” il tempo. Il vociare, il sentenziare, il giudicare, il trovare soluzioni in teoria semplici, lo spargere fiele contro l’avversario, il puntare il dito verso gli altri, perché è sempre colpa degli altri o di quello precedente, funzionava prima del coronavirus. Oggi no. Perché il Covid-19 è più veloce anche della nostra memoria corta, e ha denudato pensatori nazionali e internazionali; l’ultimo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che in un’intervista a Repubblica, alla domanda se è pentito del suo “Milano non si ferma” quando l’epidemia era già in corso, ha risposto “che lo spirito sembrava quello”. E ha aggiunto: “Se ho sbagliato, allora, oggi sono qua”. E dove sennò? Però il primo cittadino meneghino non è solo, è in ottima compagnia, ed ecco una carrellata, divisa in due puntate, delle dichiarazioni dell’ultimo mese.
21 febbraio Attilio Fontana, governatore della Lombardia: “Non chiuderemo le città”.
22 febbraio Matteo Salvini, segretario della Lega: “Ho il diritto di sapere chi entra e chi esce dal nostro Paese. Ascoltiamo la comunità scientifica: blindiamo, sigilliamo i nostri confini. Dio non voglia che nell’800% in più di sbarchi ci sia un solo caso di virus”.
22 febbraio Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli calcio: “Paese assurdo. Ridicolo!
Gestito da irresponsabili. Lo stadio? Il luogo meno pericoloso al mondo. Ora chiudiamo tutti gli esercizi pubblici per la paura!”.
22 febbraio Michelle Hunziker pubblica una sua foto i bikini dalle Maldive. Scrive: “Relax”.
23 febbraio a Prato appaiono grandi manifesti promossi anche dalla comunità cinese: “Il coronavirus è solo un brutto raffreddore”, o “l’epidemia è solo temporanea”.
26 febbraio Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, al ristorante con la moglie, Cristina Parodi: “Bergamo non ti fermare! Questi giorni ci hanno messo a dura prova. Le notizie sulla diffusione del virus e le prescrizioni che a partire da domenica hanno limitato tanti aspetti della nostra vita hanno generato un clima di preoccupazione che è andato molto al di là del necessario”. 27 febbraio Donald Trump, presidente Stati Uniti: “I rischi per gli americani sono molto bassi, abbiamo registrato solo 15 casi e tutti i pazienti sono quasi tutti guariti”.
27 febbraio Olivier Véran, ministro della Sanità francese: “Lo ripeto anche stasera, non c’è un’epidemia di coronavirus in Francia”.
28 febbraio Giuseppe Sala: “Milano deve andare avanti”. Nicola Zingaretti va nel capoluogo lombardo a prendere un bell’aperitivo elettorale con i giovani Pd.
28 febbraio Nicola Zingaretti: “Dobbiamo essere tutti uniti. Bisogna sconfiggere il virus e seguire le indicazioni della scienza – commenta durante l’aperitivo sui Navigli – ma ora serve dare un segnale e approvare in fretta provvedimenti per riaccendere l’economia”.
28 febbraio Matteo Salvini: “Riapriamo tutto quello c’è da riaprire: l’Italia è un Paese che soffre ma che vuole ripartire, adesso”. E si fa portavoce di “imprese, artigiani e commercianti”.
28 febbraio l’agenzia di marketing Brainpull realizza un video per l’Unione dei brand della ristorazione italiana: “Abbiamo deciso di fare rete per rispondere al clima di paura. Milano è una città con molto coraggio. Ecco allora la scelta di non parlare del virus, ma di ricordare chi siamo e cosa facciamo”.
28 febbraio Eros Ramazzotti, cantante: “Mi trovo in America da un mese e da qui l’impressione è di un Paese (l’Italia) allo sbando, di gente che si evita come se ci fosse la peste, di ignoranza totale, di cattiveria”.
NICOLA ZINGARETTI
Dobbiamo essere uniti, ma serve un segnale e approvare in fretta provvedimenti per riaccendere l’economia (mentre prendeva l’aperitivo)
I rischi per gli americani sono molto bassi, abbiamo registrato solo 15 casi e tutti i pazienti sono quasi tutti guariti PRESIDENTE STATI UNITI
Paese assurdo Ridicolo! Gestito da irresponsabili. Lo stadio? Il luogo meno pericoloso Chiudiamo tutti gli esercizi pubblici! MASSIMO PULCINELLI