Il Fatto Quotidiano

Morto l’agente della scorta di Conte colpito dal coronaviru­s

- PA.ZA.

Perfino l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha voluto precisare che “è stato fatto di tutto per salvarlo”. Ma Giorgio Guastamacc­hia, ricoverato due settimane fa nel reparto di terapia intensiva del Covid Hospital di Tor Vergata, non ce l'ha fatta ed è morto ieri, a 52 anni. Poliziotto, attualment­e era in servizio nella scorta del presidente del Consiglio: ieri, la notizia della prima vittima nel cuore dei palazzi è caduta come un fulmine su Palazzo Chigi. Giuseppe Conte ne ha voluto ricordare “la dedizione profession­ale, i gesti generosi, i sorrisi ravvivati da un chiaro filo di ironia” e a lui si sono uniti molti suoi predecesso­ri, da Matteo Renzi a Enrico Letta a Paolo Gentiloni, e i colleghi, a cominciare dall'ufficio del cerimonial­e di Palazzo Chigi che con lui hanno “condiviso alcuni presidenti e diversi anni di lavoro”.

La notizia del contagio si era diffusa il 21 marzo. Subito, la Presidenza del Consiglio aveva chiarito che nelle settimane precedenti non c'era stato "alcun contatto diretto con lo stesso Presidente, non avendo mai viaggiato neppure sulla stessa auto". Conte già nei giorni precedenti si era comunque sottoposto al tampone, risultato negativo, e aveva garantito il rispetto di tutte le misure di sicurezza necessarie a evitare contagi. Una condizione che, va detto, non tutt al' amministra­zione di palazzo Chigi si era sentita di confermare: a metà marzo, quando l'epidemia era già ampiamente diffusa e le sedi del Parlamento già semi-blindate, nelle sedi della presidenza ancora non si vedevano termoscan, mascherine e protezioni per il personale più a stretto contatto con i visitatori.

Ora qualcosa si è mosso sul fronte della tutela dei lavoratori. Mentre per quanto riguarda la stretta attività del premier, oltre alle misure di distanziam­ento, c'è da dire che le occasioni di rischio sono ormai ridotte al minimo: niente più incontri, viaggi, auto e aerei. Solo chiamate e videoconfe­renze.

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