“Con il premier, a partire dal reddito di base”
Da Elly Schlein all’ex ministro Fioramonti: tre priorità per la maggioranza
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di acquisire visibilità la sinistra che sostiene il governo e che costruisce un ponte con un pezzo di mondo 5Stelle che ha rotto con il movimento. E non a caso le parole d’ordine del Reddito di base e del Reddito di cittadinanza costituiscono la proposta principale in un rapporto di sostegno, “s en za sconti” al governo Conte.
“STIAMO VIVENDO un momento drammatico della storia del nostro Paese e del mondo. Il peggiore dalla fine della Seconda guerra mondiale. C’è bisogno di remare tutti nella medesima direzione”: inizia così il documento firmato, tra gli altri, da Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Loredana
De Petris, dall’ex ministro Lorenzo Fioramonti, dai parlamentari Rossella Muroni, Elena Fattori, Francesco Laforgia, Paola Nugnes, Erasmo Palazzotto, Silvia Benedetti, Andrea Cecconi, Luigi Di Marzio, Flora Frate, Veronica Giannone, Luca Pastorino, Veronica Giannone, dall’eurodeputato Massimiliano Smeriglio e dall’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.
“Vogliamo, con la nostra iniziativa, aiutare l’azione del governo, ma suggerendo tre priorità per uscire dall'emergenza sanitaria”. La prima è la “partecipazione: la democrazia e il confronto sono pratiche da valorizzare anche durante lo stato di eccezione. A partire dal massimo coinvolgimento delle assemblee elettive e delle autonomie locali, dei sindaci, degli amministratori. Serve una relazione forte e continua anche con tutti coloro che fuori dalle istituzioni contribuiscono a dare densità alla nostra democrazia”.
La seconda priorità è la “solidarietà. l’Europa deve agire con coraggio. Il virus non conosce frontiere, per questo sono necessarie politiche sanitarie, sociali, fiscali ed economiche unificate, capaci di sostenere i Paesi in difficoltà senza condizionalità capestro. Bene i 750 miliardi della
Bce, bene la Commissione sulla sospensione del Patto di Stabilità e sull’allentamento dei vincoli sugli aiuti di Stato. Ma non basta”. “Sono urgenti inoltre politiche espansive, investimenti, risorse e uno scudo comune, che solo gli Eurobond possono garantire così come sostenuto dall’Italia e altri otto Stati membri”.
TERZA priorità, il “reddito”. “Riteniamo fondamentale un Reddito Universale”, una misura “capace di non lasciare indietro nessuno, allargando la platea dell’attuale Reddito di Cittadinanza a chi è stato colpito in maniera pesantissima dalla crisi”. Per finanziarlo si può istituire “un fondo di solidarietà nazionale a cui far compartecipare le categorie meno colpite, le imprese partecipate, i giganti dell’e-commerce, i dirigenti pubblici, i consiglieri regionali, i parlamentari nazionali ed europei. Lo si può fare con una tassa di scopo sui grandi capitali. Lo si può fare ricongiungendo le risorse dei fondi strutturali europei non ancora spesi, non andati a buon fine, fermi nei ministeri e nelle regioni. Nel sistema nazionale di monitoraggio, rispetto ai pagamenti fatti ai beneficiari risultano disponibili 37 miliardi, mentre rispetto agli impegni presi ne risultano 22. E anche con le stime più prudenziali ci sono almeno 10-12 miliardi da andare a recuperare”.