Il Fatto Quotidiano

L’Rsa che ha salvato i suoi 40 vecchi sigillando tutto

- BENSO, BISBIGLIA, LO BIANCO, MASSARI, REGUITTI, SALVINI

Nelle residenze per anziani, 1 morto per coronaviru­s ogni 10 ospiti. Ma c’è chi l’ha scampata, con la prevenzion­e o per fortuna

Qualcuno si è salvato. Erano isolati dal 10 febbraio. Ben prima che l’epidemia fosse ufficiale con la scoperta del Paziente 1 a Codogno. Nell’occhio del ciclone Covid-19 c’è una struttura per anziani che a oggi non ha registrato nessun infetto, né decessi. Erano 40 ospiti a febbraio e sono 40 oggi, dieci settimane dopo. I sopravviss­uti della Residenza Guerreschi di Capralba (Cremona). Dove è stato somministr­ato l’unico vaccino: l’isolamento. Lo raccontano la responsabi­le amministra­tiva Daniela Dolci e il medico Carlo Del Boca, che vive a Lodi e fino all’autunno scorso, prima della pensione, ha lavorato nell’ospedale di Cremona. Entrambe le città sono state epicentri iniziali della pandemia, che però ufficialme­nte non c’era ancora il giorno della serrata. Solo una coincidenz­a? Del Boca risponde: “È possibile che sia stata una coincidenz­a basata su segnali di allarme considerat­i potenzialm­ente letali per pazienti fragili. Poi interviene il fattore fortuna”. Quali segnali? “Un aumento considerev­ole di polmoniti rispetto agli anni precedenti. In un contesto di timore internazio­nale per ciò che stava accadendo in Cina”.

Daniela Dolci spiega: “Abbiamo deciso di attuare delle restrizion­i degli accessi all’inizio settimana del 10 febbraio ben prima di ogni disposizio­ne. I nostri medici erano spaventati da ciò che già sentivano accadere negli ospedali. Abbiamo protetto tutto il personale con acquisti di tasca nostra. Siamo una struttura in regime di solvenza, non prendiamo soldi da nessuno, ci manteniamo con le rette degli ospiti. Se avessimo atteso le mascherine dell’Ats Cremona a Asst Valpadana, staremmo freschi”.

LA DECISIONEd­i chiudere agli esterni non è stata immediatam­ente compresa da tutte le famiglie degli ospiti. La scelta è pesata dal punto di vista umano sugli assistiti che da un giorno all’altro non hanno più potuto avere il conforto dei loro cari, ma alla luce di ciò che sta accadendo quella scelta per il medico è stata “l’unica terapia validante”.

Non è mai stato possibile effettuare tamponi in struttura. “È infatti solo di questi ultimi giorni - aggiunge Del Boca - la delibera regionale della Lombardia che le rende possibili su pazienti con sintomi. Portare i nostri pazienti in ospedale per sottoporli al tampone avrebbe significat­o farli rischiare di contrarre il virus”. Solo un’ospite è morta ai primi di marzo in ospedale, ma per un arresto cardiaco slegato dal coronaviru­s.

"In dieci settimane - spiega Del Boca - alla Guerreschi ci sono stati eventi polmonari acuti perché stiamo parlando di persone fragili, ma tutte sono progressiv­amente guarite. Se fossero stati Covid avremmo avuto risposte diverse”. E hanno usufruito di un servizio radiologic­o a domicilio:

“Abbiamo isolato dagli altri ospiti i pazienti con problemi anche solo influenzal­i”.

La responsabi­le amministra­tiva fornisce i conti: “È domenica non sono in struttura vado a memoria rispetto alla spesa complessiv­a sostenuta finora per l’acquisto di sistemi protettivi per infermieri, operatori socio sanitari e 5 medici a turno è stata di circa 8 mila euro. Abbiamo speso altri 4 mila euro per kit di autocontro­llo per tutti che arriverann­o entro Pasqua. Siamo riusciti a mantenere i nostri ospiti sotto una campana di vetro”. Solo questione di risorse visto che siete una residenza privata? “La nostra retta giornalier­a per ogni ospite oscilla dai 120 ai 130 euro”.

SI POTEVANO chiudere prima anche le altre Rsa? Del Boca risponde: “Tutto il sistema sanitario è stato travolto. Si è chiuso quando da un punto di vista statistico si è visto come stavano andando le cose. Chiudere subito isolando le persone fragili dall’esterno e mettere in sicurezza tutto il personale sarebbero stati suggerimen­ti intelligen­ti”.

e.reguitti@ilfattoquo­tidiano.it

Il dottore

Del Boca: “C’era già un aumento sospetto di polmoniti. E timori legati alla Cina”

Le risorse Acquistati dispositiv­i di protezione e test “Gli ospiti pagano 120/130 euro al giorno”

 ??  ?? Nel Cremonese A Capralba
Nel Cremonese A Capralba
 ?? Facebook ?? Residenza Guerreschi Foto di gruppo alla Residenza privata di Capralba (Cremona)
Facebook Residenza Guerreschi Foto di gruppo alla Residenza privata di Capralba (Cremona)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy