Il Fatto Quotidiano

Meno vittime, meno ricoveri, contagi stabili E più multe

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Per la prima volta dal 19 marzo i morti registrati come Covid-19 in un giorno sono scesi sotto i 600. È la prima buona notizia, se così si può dire per 525 decessi in 24 ore, nel bollettino del direttore della Protezione civile Angelo Borrelli. Le vittime attribuiti all’epidemia nel nostro Paese, come ormai sappiamo sottostima­te in presenza di migliaia di morti in eccesso sulle medie degli anni scorsi a cui non è stato fatto il tampone, sono in tutto 15.887. L’incremento dei contagi rilevati rimane stabile: ieri erano 128.948, cioè 4.316 in più rispetto a sabato per una crescita del 3,5 per cento in leggero calo sul 4 per cento di sabato. Siamo su quei livelli da giorni, con 34 mila tamponi registrati contro 37 mila sono numeri che confermano una discesa lentissima. Sottratti i 15.887 deceduti e i 21.815 dichiarati guariti, i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 91.246. In quasi tutte le Regioni l’aumento giornalier­o dei contagi è sotto il 5 per cento. Frena anche in Lombardia ma un po’ meno in provincia di Milano. Preoccupa il Piemonte. Continuano a diminuire in tutta Italia, per il secondo giorno consecutiv­o, gli accessi in terapia intensiva. Sono 3.977 i malati in rianimazio­ne, 17 in meno, erano stati 74 in meno da venerdì a sabato. Per la prima volta anche i ricoverati nei reparti ordinari si riducono: ora sono 28.949, ovvero 61 in meno rispetto a sabato. In Lombardia solo 7 pazienti ricoverati (12.009 in tutto) e 9 in meno nelle terapie intensive (1.326).

“Se questi dati si confermano, dovremo cominciare a pensare alla fase 2”, dice per la prima volta il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. "Abbiamo vari indicatori - aggiunge - e l’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire". “Non bisogna abbassare la guardia", avverte Borrelli in vista delle giornate di Pasqua e Pasquetta. Le persone denunciate sabato dalle forze di polizia per i divieti sugli spostament­i sono state 9.284 mentre venerdì, il giorno precedente, erano state 8.187. In totale sono state 176.767 dall’inizio delle misure.

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