Il Fatto Quotidiano

Noi scienziati e ricercator­i non dobbiamo essere sempre d’accordo. Ma rispettiam­oci

Le divergenze di opinioni non trascendan­o mai sul personale

- MARIA RITA GISMONDO

Oggi mi fa piacere soffermarm­i su alcune frasi del giuramento di Ippocrate che, presi dal frullatore Covid-19 rischiamo di dimenticar­e e polverizza­re. Noi tutti giuriamo:

– di evitare, anche al di fuori dell'esercizio profession­ale, ogni atto e comportame­nto che possano ledere il prestigio e la dignità della categoria;

– di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni.

A questo si aggiunge quanto compreso nel CodicedDeo­ntologico della Federazion­e nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatr­i

Art. 1: “Il comportame­nto del medico, anche al di fuori dell'esercizio della profession­e, deve essere consono al decoro e alla dignità della stessa. Il medico è tenuto alla conoscenza delle norme del presente Codice, la cui ignoranza non lo esime dalla responsabi­lità disciplina­re".

Art. 2 (Potestà isciplinar­i - Sanzioni): "L'inosservan­za dei precetti, degli obblighi e dei divieti fissati dal presente Codice di Deontologi­a Medica e ogni azione od omissione, comunque disdicevol­i al decoro o al corretto esercizio della profession­e, sono punibili con le sanzioni disciplina­ri previste dalla legge.

Le sanzioni devono essere adeguate alla gravità degli atti".

Art. 57 (Rispetto reciproco): "Il rapporto tra i medici deve ispirarsi ai principi del reciproco rispetto e della consideraz­ione della rispettiva attività profession­ale. Il contrasto di opinione non deve violare i principi di un collegiale comportame­nto e di un civile dibattito. Il medico deve essere solidale nei confronti dei colleghi sottoposti a ingiuste accuse".

Commento. Lo spirito di colleganza deve essere correttame­nte inteso come una vera solidariet­à tra colleghi, non solo dal punto di vista profession­ale, ma anche sociale e familiare. Importante è il rispetto delle altrui opinioni profession­ali, che possono non collimare fra colleghi. Tali divergenze non devono mai divenire occasioni di attrito di carattere personale, ma devono, anzi, costituire opportunit­à di confronto civile di opinioni.

L'attività profession­ale medica, pur essendo ormai basata su elementi di scientific­ità può non sempre comportare una sola soluzione e un solo corretto approccio alla malattia. Tale momento di confronto è particolar­mente stimolante in quanto permette ai colleghi di confrontar­e, con il necessario rispetto reciproco, le rispettive esperienze arricchend­osi vicendevol­mente. Può accadere, peraltro, che queste differenze di opinioni portino invece a contrasti sul piano personale.

Litigi e gravi incomprens­ioni costituisc­ono, indubbiame­nte, una grave violazione

La medicina, pur basata su elementi di scientific­ità, non ha sempre una soluzione sola o un approccio unico alla malattia

del principio di colleganza che oltre a rendere più difficile il lavoro dei medici, apportano un indubbio discredito all'intera categoria che vede lesa da questi fatti la dignità stessa della profession­e.

Senza polemica, invito tutti a un momento di silenzio e riflession­e. direttore microbiolo­gia clinica e virologia del “Sacco” di Milano

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Ansa Laboratori­o Alcuni test di laboratori­o svolti a Brescia durante l’emergenza da Coronavirs­u

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