Il Fatto Quotidiano

I medici in rivolta: adesso lo scudo penale può slittare

Le associazio­ni invocano il ritiro dell’emendament­o targato Pd che “salva” cliniche e dirigenti. Il capogruppo Marcucci arretra: “Pronto a correzioni”

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Eora

lo scudo penale e civile per medici e ospedali potrebbe slittare. Perché allo stato attuale “è un problema e forse ora non ce lo possiamo permettere” riassume in serata una fonte di governo. Perché è vero, tutti i partiti hanno presentato in Parlamento emendament­i al decreto Cura Italia per proteggere da richieste di risarcimen­to e cause penali i camici bianchi e gli infermieri, in lotta contro il coronaviru­s.

MA IN DIVERSI TESTI , primo tra tutti quello elaborato dal

Pd, lo scudo si è dilatato fino a proteggere anche i dirigenti di strutture pubbliche e private, dagli ospedali fino a cliniche e Asl. Così molte associazio­ni di medici e tanti avvocati hanno alzato la voce. E diversi partiti si stanno sfilando, convincend­o il governo che “forse ora non siamo pronti”. E c’entra innanzitut­to l’emendament­o dei dem, a prima firma del capogruppo in Senato Andrea Marcucci. Un testo dove è previsto che “le condotte gestionali e amministra­tive poste in essere in violazione dei principi del Servizio sanitario nazionale” siano punibili solo nei casi in cui venga accertato “il dolo dell’agente o del funzionari­o che le ha poste in essere o che vi ha dato esecuzione ”. Proposte “spr ezz ant i” secondo l’Ordine dei medici di Parma, infuriato per “le immunità che si stanno cercando di adottare a favore delle strutture sanitarie in caso di danni agli operatori e per il contentino ambiguo che si vuole elargire ai camici bianchi in prima linea”. Ed è insorto anche l’Ordine dei medici di Roma: “Ci sono emendament­i vergognosi che offendono medici e sanitari, e vanno ritirati subito”. Una slavina a cui si è subito adeguato Matteo Salvini, che sabato ha fatto ritirare un emendament­o simile della Lega. Ieri mattina Marcucci lo faceva notare, accusando: “Era la Lega a volere una sanatoria di massa per tutti i datori di lavoro, il mio testo non l’ha mai prevista in nessun caso”.

Testo in bilico

Oggi ne discutono i capigruppo. “Ma forse non siamo pronti” dicono dal governo

PERÒ IN SERATAil peso delle polemiche, con la forzista Mara Carafagna a pungere di rinforzo (“Nessun emendament­o può consentire di farla franca ai dirigenti che non hanno fornito le protezioni necessarie”) ha spinto Marcucci a una parziale marcia indietro: “Domani (oggi, ndr) incontrerò in video conferenza i rappresent­anti della Federazion­e degli ordini medici per valutare le correzioni che risultano più utili al mio emendament­o”. Sempre oggi potrebbero vedersi i capigruppo dei partiti in Senato, proprio per cercare una quadra sullo scudo. E anche da ambienti parlamenta­ri soffiano che “sarebbe il caso di prendere più tempo”. Anche se le indiscrezi­oni nei Palazzi raccontano che il provvedime­nto starebbe molto a cuore al Quirinale, e questo potrebbe essere un freno al rinvio. Nell’attesa il M5S è attestato su uno scudo ‘solo’ per medici e infermieri. E fonti grilline sussurrano: “L’emendament­o Marcucci non piace neanche a diversi del Pd”. @lucadecaro­lis

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Ansa Primo firmatario Il capogruppo dem in Senato Andrea Marcucci

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