Un morto ogni 10 ospiti
L’ISTITUTO superiore di sanità ha fatto un’indagine sulle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) pubbliche e private. Hanno risposto 236 strutture con 19 mila ospiti al 1° febbraio, il 14% delle 1.634 contattate su 2.556 (300 mila ospiti)
SUL 1.845 DECESSI, 57 sono catalogati Covid positivi e 666 con sintomi semi-influenzali (39,2%). In Lombardia su 1.130 decessi, 25 sono Covid positivi e 528 con sintomi semi-influenzali (49,8%); in Emilia-Romagna su 158 decessi, 5 Covid positivi e 51 con sintomi simi-influenzali (35,4%); in Veneto su 266 decessi, zero Covid e 36 con sintomi semi-influenzali (13,5%); in Piemonte su 31 decessi, zero Covid e 2 con sintomi simi-influenzali (6,5%); nelle Marche su 24 decessi, zero Covid e 5 sintomi simi-influenzali (20,8%); altre Regioni su 236 decessi, 17 Covid positivi e 44 con sintomi simi-influenzali (25,8%)
Controlli sollecitati, dai vertici della clinica, andando oltre la “verità clinica” e parlando di sintomi più gravi di quelli che non fossero effettivamente. “Ho dovuto fare necessariamente questa forzatura, altrimenti non sarebbero mai venuti”, racconta Faroni al Fatto. “Da giorni segnalavo qualche caso sospetto – racconta – ma mi è stato sempre risposto che per effettuare i testi i sintomi dovevano essere chiari. Ho tanto di e-mail dove mi si dice che i tamponi non servono. Così dopo un paio di giorni abbiamo ricontattato la Asl, parlando di sintomi gravi e difficoltà respiratorie. Solo a quel punto sono venuti”. L’arrivo dei sanitari è stato provvidenziale.