Il Fatto Quotidiano

Le lettere inutili alla Regione mentre il SarsCoV-2 fa strage

Morti a Comeana (Prato) e in altre case

- » GIACOMO SALVINI

Dopo

i primi quindici tamponi (otto positivi) agli ospiti della Rsa di Comeana, tra Carmignano e Poggio a Caiano (Prato), i sindaci della provincia e la direttrice della struttura avevano chiesto a Regione e Asl Toscana Centro i test per il virus. Tre lettere in un mese per chiedere tamponi per ospiti, operatori, familiari e fornitori. Nel frattempo sono morti sette anziani e i test di giovedì scorso hanno fatto emergere una situazione agghiaccia­nte: 28 positivi (14 ospiti e 14 infermieri) sui 53 totali. La direttrice della Rsa toscana, Paola Lombardi, parla di “gestione da terzo mondo” e anche i sindaci dei due Comuni limitrofi attaccano la Regione: “Se avessero fatto i tamponi un mese fa, non saremmo a questo punto” dice il sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli. Ribadisce il collega di Carmignano, Edoardo Prestanti che minaccia di “chiudere la Rsa”, visto che sabato la Asl ha deciso di non trasferire i pazienti positivi in un’altra struttura. Comeana è solo una delle Rsa in grossa difficoltà in Toscana: su 13 mila ospiti, 800 sono positivi al Covid-19 (30 morti), senza considerar­e gli asintomati­ci e coloro a cui è stato fatto il tampone. I contagiati potrebbero essere il doppio. Preoccupan­o anche i casi di Bagno a Ripoli (78 contagi), Dicomano (41) e Bucine (37).

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Lasciati soli Nelle Rsa toscane c’è allarme

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