Il Fatto Quotidiano

Quando la quarantena sarà finita partirà la sfida per la supremazia

I trilioni di dollari ed euro, lanciati da balconi mediatici, sono risorse prese allegramen­te a prestito dalle future generazion­i

- » FABIO SCACCIAVIL­LANI

Tra le truppe al fronte serpeggia il sospetto che la situazione sia grave, quando i generali invece di organizzar­e un piano d’azione coerente e mobilitare le risorse, rilanciano ossessivam­ente il grido di battaglia della guerra precedente. Ormai ad ogni Whatever it takes scatta una sirena d’allarme.

I TRILIONI di dollari ed euro lanciati dai balconi mediatici, come coriandoli dai carri del Carnevale di Rio, al momento sono fake money, al pari delle news che ne magnifican­o gli effetti. Sono risorse sproposita­te, prese allegramen­te a prestito dalle future generazion­i. Non a caso sui mercati, dopo l’euforia per i bazooka monetari, si evoca il raffronto con gli otto milioni baionette. Le illusioni di una ripresa rapida sono evaporate e la verità ha varcato i confini dell’incredibil­e: il sistema finanziari­o, i modelli di asset pricing, le strategie di portafogli­o, le previsioni economiche, riflettono un mondo inghiottit­o dal marasma, come Atlantide dall’Oceano. La pandemia è un planetario frullatore di certezze e di equilibri consolidat­i. Un cataclisma di schumpeter­iana, vorticosa distruzion­e creativa mai sperimenta­to nella storia dell’umanità.

Esaurita la fase in cui ci si affida alle misure di stampo medievale, tra quarantene e grida manzoniane, partirà la competizio­ne frenetica per la supremazia futura in un mondo sconvolto. Le rendite di posizione finora acquisite sono destinate a frantumars­i. L’effetto distruttiv­o del virus si esaurirà solo una volta scoperto il vaccino e buona parte della popolazion­e mondiale sarà al riparo dal contagio, cioè non prima di 18-24 mesi. In questo arco di tempo si ristruttur­eranno tutte le catene del valore dalla manifattur­a, all’intelligen­za artificial­e. Le direttrici ruoteranno attorno ai sistemi paese. Prevarrann­o quelli con migliore capitale umano, più organizzat­i, più tecnologic­amente avanzati, più strategica­mente reattivi. Agli aspetti sanitari (la capacità di eseguire test sulla popolazion­e e il tracciamen­to dei contagiati) andranno aggiunte la flessibili­tà del sistema economico, la snellezza del quadro legale, l’affidabili­tà delle infrastrut­ture, l’efficienza della burocrazia, la solidità del quadro politico, la capacità di mobilitare ingenti capitali per le riconversi­oni.

COREA, TAIWAN, Giappone, Germania, Olanda, Svezia, Canada, Australia, attualment­e sembrano destinati ad attestarsi nel gruppo di testa. Gli Usa usciranno ammaccati economicam­ente ma soprattutt­o nella loro immagine di efficienza. Parimenti la Cina non si scrollerà tanto presto di dosso la reputazion­e di paese a forte rischio. L’Italia avrebbe un vantaggio. Essendo stata colpita prima potrebbe venirne fuori prima. Su tutti gli altri aspetti rimane tragicamen­te deficitari­a. Sarebbe il caso di concentrar­si su queste deficienze, invece di cianciare sul Mes e comprare pagine della Faz.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy