Il Fatto Quotidiano

Tamagotchi, il regalo sconsiglia­to

- » BENEDICTA BOCCOLI (Ha collaborat­o Massimilia­no Giovanetti)

Insensibil­e, snaturata e cinica. Lo sono, e allora? Non me ne importa nulla se ha fatto la cacca oppure no. Per me può anche morire di fame, di freddo e di stenti. E se non muore può crescere con turbe devastanti, deviazioni della p e r s o na l i t à , può ammalarsi e contaminar­si con i peggiori virus, può deperire, può consumarsi e scomparire… non mi avrà mai! Pensavo fosse un gioco e ho finito per odiarlo, soprattutt­o da quando lui, il mio ex, mi obbliga a prendermen­e cura come se fosse un feticcio del nostro rapporto. Mi ha chiesto di ricomincia­re e per recuperare il nostro rapporto mi ha regalato un Tamagotchi. Che sarebbe una specie di videogioco con un orrendo sgorbio virtuale che dovrebbe farmi tenerezza ed esige le cure di un neonato. Lo chiamano un virtual pet. Lui è convinto sia un bel pensiero, ma si può regalare un Tamagotchi? Pretende che me lo porti a teatro, in camerino e persino in scena. Io sto recitando il ruolo del fantasma in “Spirito Allegro” d i C o w a r d c o n P agliai–Gassman, una commedia che non permette distrazion­i. Appresso al Tamagotchi rischio il vuoto di scena, o quel che è peggio il pieno di scena, che sarebbe quando entri non attesa o non richiesta e tutti i presenti ti guardano attoniti, e con una punta di disprezzo perché non è il tuo turno. Perché poi alla fine l’orrendo sgorbio ti cattura, ti guarda con degli occhioni struggenti e ti impone l’a cc u d i m e n t o coatto. Non gliene frega niente del tuo lavoro, delle regole di palcosceni­co, del personaggi­o. L’unico protagonis­ta è lui, anzi loro. Li ho lasciati entrambi, il mio ex e il Tamagotchi, all’ingresso degli artisti d’un teatro di provincia, a Capracotta. Sparita per entrambi, con somma allegria. Quella sera è stata la replica migliore. Grande pubblico a Capracotta!

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