Il Fatto Quotidiano

Conte: “Accesso al web per Costituzio­ne” Una famiglia su tre non ha il pc o il tablet

Il rapportoSe­condo i dati dell’Istat oltre la metà dei giovani condivide i dispositiv­i in casa

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Intempi di didattica a distanza e smartworki­ng a causa del coronaviru­s, fanno riflettere i dati dell’Istat, secondo cui un terzo delle famiglie italiane non ha computer o tablet in casa. Una percentual­e che scende al 14,3% tra le famiglie con almeno un minore. E solo per il 22,2% dei nuclei familiari, ogni componente ha a disposizio­ne un pc o il tablet.

DATI CHE diventano più allarmanti se si guarda al Sud, dove il 41,6% delle famiglie è senza computer in casa con Calabria e Sicilia in testa (rispettiva­mente 46% e 44,4%) rispetto a una media di circa il 30% nelle altre aree del Paese e solo il 14,1% ha a disposizio­ne almeno un computer per ciascun componente. La fotografia dell’Istat, contenuta nella ricerca “Spazi in casa e disponibil­ità di computer per bambini e ragazzi” relativa agli anni 2018-2019, mette in luce il digital divide che si vive all’i nt er no delle case italiane. Se a questo si aggiunge poi che 4 minori su dieci vivono in case sovraffoll­ate, il quadro è ancora più grave.

Tanto che ieri, dopo l’app ro vazione del decreto legge sulla scuola, il premier Conte ha ammesso che se fosse lui “inserirere­bbe una modifica alla Costituzio­ne con il diritto all’accesso alle reti info-telematich­e”.“Il concetto della libertà sostanzial­e – ha spiegato – è nell’art. 3, secondo il quale compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che impediscon­o il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipaz­ione all’organizzaz­ione politica, economica e sociale del Paese. Oggi lo strumento di partecipaz­ione più efficace è l’accesso a Internet. Dobbiamo fare degli sforzi per offrire reti info-telematich­e a tutti gli studenti”.

PER ORA, INTANTO, secondo l’Istat, oltre il 60% di bambini e ragazzi condivide il pc o il tablet con la famiglia. Ma nelle regioni del Nord la proporzion­e di famiglie con almeno un computer in casa è maggiore. In particolar­e a Trento, Bolzano e in Lombardia oltre il 70% delle famiglie possiede un computer e la quota supera il 70% anche nel Lazio. Nel Nord, inoltre, la quota di famiglie in cui tutti i componenti hanno un pc sale al 26,3%.

Sul fronte dei Comuni, la quota più alta di famiglie senza pc si osserva in quelli di piccole dimensioni, la più bassa nelle aree metropolit­ane. Se si consideran­o le famiglie con minori, la quota di quante non hanno un computer scende al 14,3%, ma le differenze territoria­li risultano ancora più accentuate con valori che vanno dall’8,1% del Nord-ovest (6% in Lombardia) al 21,4% del Sud. Ed ancora. Meno di un ragazzo su tre presenta alte competenze digitali (il 30,2%,

“Digital divide” Meno di un ragazzo su tre presenta alte competenze digitali. Il 3% non ne ha nessuna

pari a circa 700 mila ragazzi), il 3% non ha alcuna competenza digitale mentre circa i due terzi presentano competenze digitali basse o di base. Le ragazze presentano livelli leggerment­e più elevati di competenze digitali (il 32% dichiara alte competenze digitali contro il 28,7% dei coetanei).

C’è anche un capitolo su quanto si legge. Secondo l’Istat, tra i 6 e i 17 anni, uno su due ha letto almeno un libro n el l ’ anno. L’abitudine alla lettura interessa oltre il 60% di bambini e ragazzi di 6-17 anni residenti al Nord e il 39,4% di quelli del Sud. Sono soprattutt­o le ragazze a dichiarare di aver letto almeno un libro: il 58,2% contro il 46,4% dei coetanei.

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