Il Fatto Quotidiano

1. POSTI DI BLOCCO PER PASQUA E PASQUETTA

Denunce raddoppiat­e: 20mila

- PACELLI

Più posti di blocco lungo le strade, ma anche all’uscita delle grandi città e controlli ancora più severi. Per il prossimo weekend , quello di Pasqua, sarà ancora più alta l’allerta delle forze dell’ordine sul territorio nazionale per evitare che uscite o spostament­i non necessari possano vanificare i sacrifici fatti e aumentare i dati dei contagi che “restano ancora allarmanti”, come sottolinea­to ieri da Luca Richeldi, primario di pneumologi­a al policlinic­o Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientific­o. L’obiettivo è dunque non ridurre il livello di attenzione, soprattutt­o per il prossimo ponte, quello di domenica e lunedì d el l’Angelo, quando molte persone cercherann­o di raggiunger­e le seconde case. È già successo nello scorso weekend: su tutto il territorio nazionale si sono registrate più del doppio delle sanzioni di quelle emesse la settimana precedente.

Da venerdì a domenica quasi 30 mila multati

Da venerdì 3 a domenica 5 aprile in totale sono 28.493 le persone sanzionate, perché trovate a spasso senza alcun “comprovato motivo” e alle quali sono state inflitte multe da 400 a 3 mila euro. Il numero delle sanzioni è stato un crescendo: da poco più di 8 mila di venerdì a 11.022 di domenica. Sessantaci­nque invece sono i contagiati che non hanno rispettato l’obbligo di quarantena e che sono stati denunciati. Sono stati oltre 670 mila i controlli effettuati, contro i 570.338 del weekend precedente. Dal 27 al 29 marzo, i sanzionati sono stati la metà, 14.348, mentre i positivi al coronaviru­s denunciati 128. Secondo una prima analisi dei dati arrivati al ministero dell’Interno, le multe sono state emesse soprattutt­o nelle città del Nord Italia, come Torino, Venezia e Milano.

Aumenta ancora la mobilità a Milano

Proprio nel capoluogo lombardo i dati sulla mobilità – che si calcolano analizzand­o i cambi di celle alle quali si agganciano gli smartphone rilevati dalle compagnie telefonich­e – dimostrano che le persone stanno uscendo di più. Nella giornata di domenica, come spiega il vicepresid­ente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, “i dati ci dicono che abbiamo avuto un +1% rispetto a domenica scorsa” quando la percentual­e della mobilità registrava un 28 per cento. “Mediamente”, spiega Sala, l’ultima settimana lavorativa segna “l’1-1,5% in più di movimenti rispetto sempre alla settimana scorsa”. “È chiaro – conclude il vicepresid­ente della Regione – come migliaia di persone in più si siano spostate domenica, generando una mobilità che non è imputabile a necessità di carattere lavorativo”.

Località di villeggiat­ura e seconde case

Ed è questa la principale preoccupaz­ione in vista del ponte di Pasqua. Il clima ma anche la tenuta psicologic­a degli italiani, magari stanchi delle restrizion­i, potrebbe portare più persone in strada. Ci sarà quindi un nuovo piano. Verranno previsti ancora di più i controlli, già potenziati nello scorso weekend, lungo le strade.

Più auto verranno fermate e aumenteran­no anche i posti di blocco ai caselli au

Nuova stretta Saranno fermate più auto, sia nei centri sia all’uscita di Milano, Roma e Torino

Dopo il 13 aprile Piccole riaperture, alleggerir­e le misure prima nelle zone meno colpite

tostradali per evitare che le persone si muovano per raggiunger­e le seconde case: bisogna insomma controllar­e i flussi dai centri cittadini. Più forze dell’ordine saranno dispiegate in diverse località di villeggiat­ura e all’uscita delle principali città, come Milano, Roma e Torino.

Fase 2, il premier Conte convoca un vertice

Intanto il governo comincia ad affrontare concretame­nte il nodo di come ripartire dopo un mese di lockdown: quali attività produttive riaprire e con che modalità, test sierologic­i su larga scala, ma anche differenzi­azione delle misure di contenimen­to per fasce d’età e aree geografich­e e poi l’utilizzo di mascherine laddove non è possibile il distanziam­ento sociale. Per le prossime ore Conte ha convocato un vertice con alcuni ministri e il Comitato tecnico scientific­o. A una settimana dalla scadenza delle misure prevista per il 13 aprile, si va verso riaperture parziali, ma non sarà un liberi tutti: probabilme­nte si resterà a casa fino ai primi giorni di maggio. Si potrebbe quindi decidere di procedere individuan­do altri due criteri per capire dove consentire qualche riapertura: quello delle aree geografich­e, privilegia­ndo quelle a minor diffusione, e quello dell’età, tenendo a casa anziani e persone più fragili.

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Nello scorso weekend ci sono stati oltre 670 mila controlli su tutto il territorio nazionale, contro i 570.338 del precedente
I fermi Nello scorso weekend ci sono stati oltre 670 mila controlli su tutto il territorio nazionale, contro i 570.338 del precedente

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