Nessuna disparità: la politica dimostri coerenza e coraggio
Il Nens, il centro studi che presiedo, si è fatto promotore di una petizione popolare rivolta al governo, con una postilla: che nelle blacklist fossero ricompresi anche quei Paesi che nella Ue offrono schermi ai gruppi multinazionali, non solo ai fini fiscali ma anche dal punto di vista del diritto commerciale e societario. Finora il tentativo di omogenizzare a livello Ue anche le modalità del prelievo tributario, oltre che i criteri di spesa, si è scontrato contro il muro del voto all’unanimità. Ma uno Stato può pure decidere di rischiare una procedura d’infrazione per ribadire un principio sui tavoli europei davanti a una situazione intollerabile, visto che questi Paesi privi di solidarietà prima ti sottraggono i soldi e poi ti boicottano. D’altra parte la sospensione del divieto di aiuti di Stato può giustificare la scelta di limitare il sostegno dello Stato (aiuti) alle sole imprese che nei confronti della Stato si sono dimostrate leali. In una situazione come quella attuale, il governo e il Parlamento devono dimostrare coerenza e coraggio.