“Epatite B e scompenso cardiaco” Battisti (Pac) chiede i domiciliari
Il legale dell’ex terrorista: “È a rischio”
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ha chiesto di andare in detenzione domiciliare, presso alcuni parenti nel Lazio. Ha chiesto di uscire dal carcere come fatto da centinaia di detenuti che nelle settimane scorse sono stati rimandati a casa per motivi di salute, cogliendo l’occasione dell’emergenza coronavirus. L’ex terrorista Battisti è recluso, dopo anni di latitanza, nel carcere di Oristano, dove sta scontando l'ergastolo per quattro omicidi. “Teme il contagio – spiega il suo legale, Davide Steccanella – È malato e ha più di 65 anni, dunque ha presentato istanza per beneficiare delle misure alternative alla custodia in carcere per motivi di salute”. Ha un’epatite B, scompenso cardiaco e infezione polmonare. A Oristano vive in stato di isolamento di alta sicurezza (As2) e non incontra alcun altro detenuto perché è l’unico in quel carcere a essere classificato As2.
“Ha patologie che lo mettono a rischio – continua Steccanella – e la sua situazione carceraria non garantisce la sua salute. Siamo in attesa della risposta del tribunale, i giudici valuteranno la richiesta”.
L’avvocato sostiene anche che Battisti “subisce da un anno e mezzo una tortura illegale, perché è tenuto in una situazione di assoluto isolamento”.