C’è il “condono” nel dl, il ministro Costa insorge
Il titolare dell’Ambiente: “Non accetterò mai”. Bonelli: “Lo propose Salvini”. Caccia all’autore
Allarme
condono edilizio nel decreto di rilancio. Lo denuncia Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi. Ma il governo giura che non si farà: “Non accetterò mai un condono”, promette il ministro dell’A mbiente, Sergio Costa (M5S). Oggetto del contendere la bozza del decreto, un documento di centinaia di pagine ancora molto magmatico. Ma ecco che, come è già avvenuto in passato, una manina ci ha infilato il tanto temuto condono. A pagina 701 si legge: “Al solo fine dell’attuazione dei piani attuativi di riqualificazione urbana... gli interventi edilizi già presenti sui territori interessati possono ottenere il permesso di costruire in sanatoria, se conformi ai predetti piani”. Ignoto l’autore.
ACCANTO, gli stessi uffici ministeriali annotano: “Il comma introduce una sorta di condono edilizio prevedendo che interventi edilizi già presenti sul territorio possono ottenere il permesso di costruire in sanatoria se conformi ai Piani Attuativi di Riqu al if ic az io ne Urbana”. La parola ‘condono’ è contenuta negli stessi atti ufficiali. Immediato l’intervento di Bonelli: “Non avrei mai immaginato che questo governo facesse proprie le proposte di condono di Lega Matteo Salvini (che ha parlato di ‘pace e di li zi a ’, nd r). La norma consente la sanatoria per gli immobili edificati abusivamente che risulteranno conformi ai piani attuativi alla data di presentazione della domanda. Così – sottolinea Bonelli – il governo presenta una norma identica a quella che fu approvata in Sicilia ai tempi di Rosario Crocetta e che fu bocciata dallo stesso governo nazionale: è una norma furba e scandalosa”.
Al ministero dell’Ambiente giurano di non essere gli autori dell comma: “Non ne sapevamo nulla. Non è stata annunciata, né concordata. Lo abbiamo saputo dai siti internet”. È già partita la caccia a chi l’ha inserita nella bozza. Voci di corridoio puntano il dito verso il ministero per gli Affari regionali. Intanto il sottosegratario all’Ambiente, Roberto Morassut (Pd), interviene per disinnescare la bomba. La norma? “Non l’ho vista, l’ho letta sulla stampa, ma non ho notizie di una misura simile”. Poi aggiunge: “È una follia. L’obiettivo di questo governo è mettere in campo risorse e portare una semplificazione per le opere a difesa del suolo, contro il dissesto idrogeologico e per bonificare il terreno inquinato”. Interviene il ministro Costa: “La ricostruzione deve passare per investimenti green, sostenibilità, economia circolare”. Stefano Lenzi, responsabile relazioni istituzionali del Wwf, commenta: “Le dichiarazioni di Morassut sono condivisibili. È bene che il governo tenga il punto, non si può associare il rilancio a condoni e sanatorie. C’è già chi vorrebbe sospendere il Codice appalti”.
Nel decreto legge “Interventi edilizi già presenti possono ottenere il permesso di costruire in sanatoria”