Il Fatto Quotidiano

Iv, Berlusconi e Pd: tutti pazzi per il Mes

Dopo l’eurogruppo, la corsa a invocare i prestiti per le “spese sanitarie”

- CDF

Ci

sono quelli che lo hanno sempre voluto a prescinder­e, con o senza le condiziona­lità, come i renziani. Quelli che vogliono usare i fondi per salvare la sanità, ma portano sul groppone i tagli al Ssn fatti in questi anni. Quelli che così “si sconfigge il sovranismo degli Stati del Nord” ( copyright Silvio Berlusconi). Quelli che pensano che “dall’Europa arrivano 37 miliardi” ( N ico la Zingaretti) come fossero donazioni e non prestiti, o che pensano di approfitta­rne per levare lacci e lacciuoli che bloccano il sano dispiegars­i del partito del cemento (Giovanni Toti, presidente della Liguria).

Dopo l’accordo all’E ur ogruppo sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità) il tam tam è ripartito. Ancora nessun Paese ha detto di voler usare le linee di credito destinate “ai costi sanitari diretti e indiretti”. La Francia, per dire, non vuol farlo, la Spagna è scettica, ma per un bel pezzo della politica italiana non sembrano esistere altro che i 36 miliardi di prestiti del Mes.

La Commission­e Ue ha promesso che non commissari­erà i Paesi beneficiar­i, come pure le regole gli imporrebbe­ro. Impegno politico, non giuridico, ma sono dettagli che non interessan­o Pd, Italia Viva, Più Europa e Forza Italia: il Mes, per loro, s’ha da usare.

Il renziano Davide Faraone, per dire, parla di “danno erariale” se l’Italia non si sottopones­se al Mes. Il collega di partito Luigi Marattin, vero pasdaran della banca lussemburg­hese, chiede di “far pagare ai contrari i risparmi che si otterrebbe­ro coi prestiti” M es (5-600 milioni, lo 0,3% del Pil italiano). È lo stesso, sia detto en passant, che negava i 36 miliardi di tagli alla sanità fatti dal 2012 (16 dal governo Renzi di cui era consiglier­e). L’ex ministro Graziano Delrio (Pd), che quei tagli li ha fatti, dice a La

Stampa che i soldi “ci servono per infermieri e medici” e si appella al M5S. Il governator­e emiliano Stefano Bonaccini (Pd) non si capacità che “il Mes non lo abbiamo chiesto ieri”. Emma Bonino (+ Europa) è fuori di sé: è “incredibil­e”, dice, che “non li vogliamo. Dall’Ue ci diranno ‘se siete così signori da non averne bisogno, che volete da noi?’”. Insomma, che facciamo pure gli schizzinos­i?

Poi c’è la batteria di Forza Italia. Il ligure Giovanni Toti vuole usare il Mes per sbloccare i cantieri: “Serve una legge per spendere quei soldi, non è che poi ci vogliono 5 anni per fare un ospedale per colpa della burocrazia”. Berlusconi, come detto, vola alto: “Rinunciare per un’ideologia stolta è folle, possiamo davvero ripensare l’intero sistema di welfare. E uno spiraglio di luce”, dice l’ex Cav. La forzista Anna Maria Bernini propone di “prendere quei soldi e liberare così altre poste, come l’Irap alle imprese”, che finanzia proprio la sanità, una partita di giro a beneficio delle imprese. L’elenco potrebbe continuare ma ci fermiamo qui.

 ?? Ansa ?? Fronte comune Silvio Berlusconi
Ansa Fronte comune Silvio Berlusconi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy