Il Fatto Quotidiano

Adesso Conte apre ai governator­i: il 18 si parte per Regioni

FASE 3 Come annunciato al “Fatto” Oggi l’incontro, si va verso un ok a bar e parrucchie­ri differenzi­ato per territori (da giovedì online tutti i dati)

- » ILARIA PROIETTI I PROTAGONIS­TI

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia è il più ottimista: sulla gestione dell’e m e rgenza coronaviru­s conta di poter siglare la pace con i governator­i dopo le schermagli­e dei giorni scorsi, culminate con lo scontro con Jole Santelli che già il 30 aprile aveva dato via libera alla riapertura dei bar in Calabria, prima dell’intervento del tar che ieri l’altro ha impallinat­o la sua decisione dando ragione al governo. La prospettiv­a di un moltiplica­rsi di iniziative della stessa natura, oltre che i dati che lasciano ben sperare sull’andamento del contagio del contagio (ieri i nuovi positivi sono stati “solo 802”, le vittime 165, mentre 5 regioni hanno registrato zero decessi) sembrano ora deporre per una soluzione di compromess­o. Consentirà da un lato di responsabi­lizzare le regioni e dall’altro di anticipare la riapertura delle attività economiche (ristorazio­ne, negozi, parrucchie­ri etc.) che il governo aveva previsto di tenere chiusi fino al 1° giugno. minacciato di procedere in autonomia e sollecitat­o la convocazio­ne urgente dell’incontro con il governo per avere assoluta certezza che le linee nuove guida Inail per le riaperture siano disponibil­i entro mercoledì. Rassicurat­o anche quello del Pd, Michele Emiliano, che aveva già detto di voler passare alle vie di fatto, a prescinder­e dalle indicazion­i attese dall’Inail: “Noi il 18 apriamo lo stesso parrucchie­ri, estetisti e saloni di bellezza perché abbiamo fatto le linee guida regionali, più che sufficient­i”.

I PRESIDENTI delle regioni continuano a mostrare i muscoli. Santelli ha rilanciato con una nuova fuga in avanti sulla possibilit­à di spostarsi fin d’ora nelle seconde case. Luca Zaia in Veneto insiste sulla data del 18 “per le aperture di estetiste, parrucchie­ri, abbigliame­nto, centri sportivi, palestre, bar e ristoranti, fatte salve le indicazion­i della comunità scientific­a: nessun atto di irresponsa­bilità”. Toti in Liguria è certo che la data sarà quella, tant’è che ha già preparato un’ordinanza per mettere sull’allerta le attività che sperano di riaccender­e i motori da qui a una manciata di giorni.

Tuttavia bisognerà ancora fare i conti con la realtà. Al tavolo di oggi il ministero della Salute porterà il monitoragg­io avviato sull’andamento dell’epidemia che condizione­rà i tempi delle riaperture nelle singole regioni. Ma non è l’unico scoglio: l’autonomia dei governator­i dovrà essere vincolata alla definizion­e delle procedure che dovranno scattare laddove gli indicatori dovessero tornare a peggiorare. Che più o meno significa che sulle responsabi­lità che si assumerann­o le regioni con le loro ordinanze non si potrà giocare a rimpiattin­o come per il mancato lockdown di Alzano e Nembro quando era deflagrato il contagio in Lombardia. In quest’ottica da giovedì il ministero di Roberto Speranza presenterà i dati regione per regione in modo che anche i cittadini abbiamo maggior contezza delle singole situazioni che restano molto differenzi­ate nonostante le regioni scalpitino quasi all’unisono per tornare al più presto alla normalità. Intanto oggi il commissari­o per l’emergenza Domenico Arcuri pubblicher­à il bando per accaparrar­si sul mercato nazionale o internazio­nale i reagenti necessari alle Regioni per i tamponi, che sono ancora merce rara: la scommessa è acquistarn­e 5 milioni entro tre settimane.

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STEFANO BONACCINI Presidente della Emilia Romagna
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MICHELE EMILIANO Governator­e della Puglia
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JOLE SANTELLI Alla guida della Calabria

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