Dichiarazione precompilata, le novità tra spese e risparmi
C’è tempo fino al 30 settembre per inviarla. Nessun controllo se si accetta senza modifiche
Quando arriva il momento di pagare le tasse, non c’è dichiarazione dei redditi semplificata che regga. Hai voglia a rasserenare gli animi di 30 milioni di italiani illustrando le facilitazioni dei modelli precompilati. I contribuenti preferiscono pagare commercialisti e Caf per non avere problemi piuttosto che sfruttare il 730 con i dati già caricati che quest’anno sono arrivati a superare quota 991 milioni. La parte da leone continuano a farla le spese sanitarie che quest’anno fanno un balzo da 754 a 790 milioni, 36 milioni in più rispetto al 2019. Al secondo posto i premi assicurativi che superano quota 94 milioni con un incremento di 2 milioni rispetto allo scorso anno e quelli sulle certificazioni uniche che si attestano a quota 62,5 milioni (cioè 1 in più rispetto al 2019). Crescono, inoltre, fino a toccare il tetto dei 5 milioni, i numeri relativi ai rimborsi delle spese sanitarie.
DA QUEST’ ANNO, i contribuenti potranno consultare ancora più dati, oltre alle consuete informazioni presenti nelle dichiarazioni degli anni scorsi. Infatti, entrano in scena nella precompilata le spese per le prestazioni sanitarie dei dietisti, dei fisioterapisti, dei logopedisti, degli igienisti dentali, dei tecnici ortopedici e di tante altre categorie di professionisti sanitari, e anche le spese sanitarie per le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie militari, i contributi previdenziali versati all’Inps per i lavoratori domestici, tramite il “Libretto di famiglia”. Un’altra novità è la possibilità per l’erede di utilizzare il 730, oltre che il modello Redditi (l’ex Unico) per la presentazione della dichiarazione dei redditi per conto del contribuente deceduto. Per l’utilizzo del modello 730 è necessario che la persona deceduta abbia percepito nel 2019 redditi dichiarabili con tale modello (da lavoro dipendente, pensione e alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente).
Il 730 precompilato lo scorso anno è stato scelto da 3,3 milione di persone, in crescita di 570mila rispetto al 2018, su un totale di 20 milioni. Numeri al lumicino per il modello precompilato Redditi con Caf e commercialisti che continuano a gestire i 10 milioni di contribuenti che lo presentano. Eppure si tratta di un’operazione che, arrivata al suo sesto anno, è sempre meno complicata e che, quest’anno, concede molto più tempo complice l’emergenza coronavirus. A partire dal 14 maggio, e fino al 30 settembre, si potrà infatti accettare, modificare e inviare il 730 oppure modificare il modello Redditi che, invece, potrà essere trasmesso dal 19 maggio al 30 novembre. Chi, però, volesse continuare a ricevere i rimborsi con le solite tempistiche (nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto) deve muoversi entro metà giugno. E la corsa sarebbe tu tt’altro che sprecata: lo scorso anno il peso delle detrazioni fiscali (come le spese sanitarie, gli interessi passivi dei mutui, i contributi previdenziali e assistenziali, le spese universitarie o quelle per la frequenza degli asili nido) è arrivato a un miliardo di euro. Un’altra novità di quest’anno è la possibilità per l’erede di utilizzare il 730, oltre che il modello Redditi, per la presentazione della dichiarazione dei redditi per conto del contribuente deceduto.
FIN QUI LA TEORIA. Ora la pratica: come si fa per accedere al sito delle Entrate e scaricare la propria dichiarazione dei redditi? Si deve usare il Pin dispositivo dell’Inps, del NoiPa, la smart card Cns e lo Spid. Se ancora non si è in possesso del Pin, se ne può far richiesta registrandosi al servizio Fisconline, non prima di aver scritto il reddito dichiarato lo scorso anno. Solo dopo che il sistema si è accertato che il contribuente sia in regola con le tasse, viene fornita la prima parte del Pin (4 cifre). Ma per ottenere la chiave completa bisogna aspettare due setti mane, quando si riceverà a casa una lettera contenente le ultime 6 cifre del Pin e la password di primo accesso. È anche possibile ottenere il Pin per telefono al numero verde 848.800.444. Gli uffici delle Entrate restano operativi in smartworking.
Pin alla mano, si può quindi accedere alla propria dichiarazione precompilata. E da lì, con una serie di menu a tendina, è possibile rintracciare tutti i dati. Certo, il procedimento non è dei più semplici, ma comunque ha un vantaggio: chi presenta il 730 precompilato, direttamente o tramite il sostituto d’imposta, senza modifiche o con alcuni cambiamenti che non incidono sulla determina zione del reddito o dell’imposta, non sarà sottoposto al controllo formale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il vantaggio spingerà gli italiani a percorrere la strada del fai da te? Le resistenze alla dichiarazione precompilata restano altissime, così come le difficoltà riscontrate dai contribuenti che potrebbero scoraggiarsi già nei primi passaggi per richiedere il Pin.
Per accedere al sito Si deve usare il Pin dispositivo dell’Inps, del NoiPa, la smart card Cns o lo Spid