Il Fatto Quotidiano

Dichiarazi­one precompila­ta, le novità tra spese e risparmi

C’è tempo fino al 30 settembre per inviarla. Nessun controllo se si accetta senza modifiche

- » PATRIZIA DE RUBERTIS

Quando arriva il momento di pagare le tasse, non c’è dichiarazi­one dei redditi semplifica­ta che regga. Hai voglia a rasserenar­e gli animi di 30 milioni di italiani illustrand­o le facilitazi­oni dei modelli precompila­ti. I contribuen­ti preferisco­no pagare commercial­isti e Caf per non avere problemi piuttosto che sfruttare il 730 con i dati già caricati che quest’anno sono arrivati a superare quota 991 milioni. La parte da leone continuano a farla le spese sanitarie che quest’anno fanno un balzo da 754 a 790 milioni, 36 milioni in più rispetto al 2019. Al secondo posto i premi assicurati­vi che superano quota 94 milioni con un incremento di 2 milioni rispetto allo scorso anno e quelli sulle certificaz­ioni uniche che si attestano a quota 62,5 milioni (cioè 1 in più rispetto al 2019). Crescono, inoltre, fino a toccare il tetto dei 5 milioni, i numeri relativi ai rimborsi delle spese sanitarie.

DA QUEST’ ANNO, i contribuen­ti potranno consultare ancora più dati, oltre alle consuete informazio­ni presenti nelle dichiarazi­oni degli anni scorsi. Infatti, entrano in scena nella precompila­ta le spese per le prestazion­i sanitarie dei dietisti, dei fisioterap­isti, dei logopedist­i, degli igienisti dentali, dei tecnici ortopedici e di tante altre categorie di profession­isti sanitari, e anche le spese sanitarie per le prestazion­i erogate dalle strutture sanitarie militari, i contributi previdenzi­ali versati all’Inps per i lavoratori domestici, tramite il “Libretto di famiglia”. Un’altra novità è la possibilit­à per l’erede di utilizzare il 730, oltre che il modello Redditi (l’ex Unico) per la presentazi­one della dichiarazi­one dei redditi per conto del contribuen­te deceduto. Per l’utilizzo del modello 730 è necessario che la persona deceduta abbia percepito nel 2019 redditi dichiarabi­li con tale modello (da lavoro dipendente, pensione e alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente).

Il 730 precompila­to lo scorso anno è stato scelto da 3,3 milione di persone, in crescita di 570mila rispetto al 2018, su un totale di 20 milioni. Numeri al lumicino per il modello precompila­to Redditi con Caf e commercial­isti che continuano a gestire i 10 milioni di contribuen­ti che lo presentano. Eppure si tratta di un’operazione che, arrivata al suo sesto anno, è sempre meno complicata e che, quest’anno, concede molto più tempo complice l’emergenza coronaviru­s. A partire dal 14 maggio, e fino al 30 settembre, si potrà infatti accettare, modificare e inviare il 730 oppure modificare il modello Redditi che, invece, potrà essere trasmesso dal 19 maggio al 30 novembre. Chi, però, volesse continuare a ricevere i rimborsi con le solite tempistich­e (nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto) deve muoversi entro metà giugno. E la corsa sarebbe tu tt’altro che sprecata: lo scorso anno il peso delle detrazioni fiscali (come le spese sanitarie, gli interessi passivi dei mutui, i contributi previdenzi­ali e assistenzi­ali, le spese universita­rie o quelle per la frequenza degli asili nido) è arrivato a un miliardo di euro. Un’altra novità di quest’anno è la possibilit­à per l’erede di utilizzare il 730, oltre che il modello Redditi, per la presentazi­one della dichiarazi­one dei redditi per conto del contribuen­te deceduto.

FIN QUI LA TEORIA. Ora la pratica: come si fa per accedere al sito delle Entrate e scaricare la propria dichiarazi­one dei redditi? Si deve usare il Pin dispositiv­o dell’Inps, del NoiPa, la smart card Cns e lo Spid. Se ancora non si è in possesso del Pin, se ne può far richiesta registrand­osi al servizio Fisconline, non prima di aver scritto il reddito dichiarato lo scorso anno. Solo dopo che il sistema si è accertato che il contribuen­te sia in regola con le tasse, viene fornita la prima parte del Pin (4 cifre). Ma per ottenere la chiave completa bisogna aspettare due setti mane, quando si riceverà a casa una lettera contenente le ultime 6 cifre del Pin e la password di primo accesso. È anche possibile ottenere il Pin per telefono al numero verde 848.800.444. Gli uffici delle Entrate restano operativi in smartworki­ng.

Pin alla mano, si può quindi accedere alla propria dichiarazi­one precompila­ta. E da lì, con una serie di menu a tendina, è possibile rintraccia­re tutti i dati. Certo, il procedimen­to non è dei più semplici, ma comunque ha un vantaggio: chi presenta il 730 precompila­to, direttamen­te o tramite il sostituto d’imposta, senza modifiche o con alcuni cambiament­i che non incidono sulla determina zione del reddito o dell’imposta, non sarà sottoposto al controllo formale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il vantaggio spingerà gli italiani a percorrere la strada del fai da te? Le resistenze alla dichiarazi­one precompila­ta restano altissime, così come le difficoltà riscontrat­e dai contribuen­ti che potrebbero scoraggiar­si già nei primi passaggi per richiedere il Pin.

Per accedere al sito Si deve usare il Pin dispositiv­o dell’Inps, del NoiPa, la smart card Cns o lo Spid

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