CENTO MILIARDI? MA PURE DUECENTO
VE LE RICORDATE le fake news? Un tempo se ne parlava assai, specie in connessione con certi russi cattivi. Ecco, ora pensate alle fake news e alla cifra 100 miliardi. Breve nota metodologica. Ovviamente tutte le posizioni su quel che dovrebbe o non dovrebbe fare l’Ue in questo dramma sono legittime: prestiti col Colosseo in pegno o le riforme incorporate, Bce come se piovesse o no, sussidi a gratis, Mes, Bei, Sure, monsignore, vossia, cherie, mon amour (nun te reggae chiù). Detto questo, ieri abbiamo letto un po’dovunque che il Recovery Fundda 500 miliardi proposto da Francia e Germania – e quindi non dalla Commissione Ue, l’unica titolata – darà 100 miliardi all’Italia “a fondo perduto”, “da non rimborsare”. Dove sta scritto? Non si sa o, meglio, si sa che l’Italia dovrebbe ripagare, ancorché con tempi lunghi, la sua quota parte dei 500 miliardi (una settantina), che
“100 miliardi” è il parere (interessato) di un’anonima “fonte di governo” all’Adnkronos nella serata di lunedì (ripresa dai meglio giornali) e che “a fondo perduto” l’ha detto Conte, ma nel comunicato franco-tedesco c’è scritto il contrario. Sia chiaro: magari ce ne danno 200 di miliardi – hai visto mai? – solo che nessuno lo sa. A questo proposito bisognerebbe ricordarsi che la libertà di pensierino, garantita a tutti, non significa libertà di cazzata, specie se ti fai pagare per leggerla.