Il Fatto Quotidiano

Fase 2 Riaprire non significa “liberi tutti”: mascherine e distanza sono obbligator­ie

- MARIA CRISTINA SAVIOLI, DOCENTE CARLA RICCI LUIGI DE LUCA MARCELLO BUTTAZZO MARCO OLLA MARCELLO SCALZO STEFANO ZACCARON FQ FQ

La Scuola rimane la sorella povera della Famiglia Italia. Eppure, anche in questa situazione di sbando essa ha “tenuto”, ancora una volta, grazie ai docenti, che non si sono risparmiat­i per raggiunger­e tutti, studenti e famiglie e contenere la ( aumentata) dispersion­e scolastica e colmare il divario sociale. Gli insegnanti hanno tenuto il timone, senza il supporto di governo o Miur. Mentre i docenti tenevano i motori al massimo, lavorando fino a 13 ore al giorno, uno sprovvedut­o “tutti promossi” a metà marzo (ritrattato un mese dopo), ha silurato proprio i più bisognosi, che, privi di sostegno, si sono inabissati. Ma siamo ancora in alto mare: non conosciamo le modalità logistico-pratiche degli esami di maturità né come rientrerem­o a scuola a settembre. Mancano linee guida e fondi a sufficienz­a. L’attuale stanziamen­to di 1,5 miliardi di euro, che copre un terzo del fabbisogno (ne servivano 5 per rientrare in sicurezza e potenziare la Scuola), è un’elemosina atta a fare qualcosa per qualcuno senza far davvero nulla per tutti. Investire così poco nella formazione dei vostri, dei nostri figli ci rimbalzerà in faccia, a tutti quanti.

Sarebbe bello se Luttazzi tenesse una rubrica in tv

Carissimo direttore, sono felicissim­a della vostra decisione di ospitare la rubrica di Daniele Luttazzi. E così, ogni mattina, leggendo faccio lo sforzo di immaginare la sua faccia e la sua voce mentre inanella le sue cattiverie. Però no, non è proprio la stessa cosa che averlo in video: non ci sono le sue espression­i, i suoi occhietti ficcanti, le sue memorabili pause. Sarebbe bello se tenesse una rubrica in tv prima del Tg di Gomez sul 9.

Le connivenze tra stampa e impresa sono pericolose

Ho cercato, specialmen­te in questo periodo difficile per il nostro Paese, di domandare a me stesso quale fosse il ruolo dell’informazio­ne, ovvero se essa debba rispondere alle esigenze dei propr ie ta ri - i mp re ndi to ri - e di to ri oppure ai cittadini. Credo che sia un diritto pretendere una sana e corretta informazio­ne, considerat­o che quasi tutta la stampa viene finanziata con denaro pubblico. Personalme­nte trovo scandaloso che i principali quotidiani, a eccezione del Fatto , abbiano taciuto sulle dichiarazi­oni pronunciat­e dall’onorevole Orlando, vicesegret­ario del Pd, sul pericolo di un preordinat­o disegno da parte di lobby affaristic­o-imprendito­riali-editoriali di scompagina­re l’assetto governa

GENTILE REDAZIONE, le disposizio­ni governativ­e sulle modalità di comportame­nto dei cittadini, in occasione della riapertura delle attività e della circolazio­ne da lunedì, sono molto chiare e devono essere note a tutti. Della necessità di riavviare il sistema produttivo non vi è dubbio alcuno, ma solo il comportame­nto dei singoli sarà in grado di scongiurar­e un nuovo dilagare dell’epidemia, e a tale proposito numerosi sono stati gli appelli alla responsabi­lità inviati alla popolazion­e. Abitando io nel centro di Roma, la mia passeggiat­a pomeridian­a si svolge, quasi sempre, tra piazza del Popolo e piazza Venezia. Domenica pomeriggio, forse in previsione della imminente riapertura del giorno dopo, i romani hanno pensato di dover “scaldare i motori” e così un fiume di gente si è riversata in piazza del Popolo, via della Scrofa, piazza in Lucina, piazza del Pantheon e via del Babuino. Le raccomanda­zioni di osservare la distanza di sicurezza e di portare lamascheri­na sono state disattese da una gran massa di persone e in particolar­e dai giovani, non pochi dei quali si sono abbandonat­i ad abbracci e baci collettivi.

Infastidit­o, ma ancor più preoccupat­o, mi sono rivolto ad alcune pattuglie di carabinier­i per sollecitar­e un loro intervento. Non ho ottenuto risposta, e sì che nel corso del colloquio un gruppetto di giovanette, rigorosame­nte tutte a braccetto e senza mascherina, ci è passato vicino. tivo per mettere le mani sui miliardi di euro per la ripresa socio-economica del nostro Paese. Credo che un primo indizio sulle dichiarazi­oni dell’ex ministro Orlando sia riscontrab­ile nella richiesta di Fca di ottenere un prestito da 6,3 miliardi garantiti per l’80 per cento dallo Stato italiano. Quello che non capisco è il silenzio delle principali forze di opposizion­e sul tema.

Trump, un presidente miliardari­o quanto folle

Quanto sono irresponsa­bili alcuni potenti della terra? Donald Trump, che vorrebbe, tra l’altro, far processare e far sbattere in galera Barack Obama, continua a comportars­i da provetto “microbiolo­go”. Ha fatto licenziare prestigios­i scienziati per il solo fatto che hanno illustrato lo stato dell’arte. E ancora, il virologo ufficiale della Casa Bianca Fauci ha sostenuto che occorrerà un anno o due per avere un vaccino. Lui, il “competente” Donald (esperto non si sa in che cosa), per vellicare la pancia dei suoi supporter No vax, ha tuonato: “Il virus se ne andrà, con o senza vacci no”. Il presidente stramiliar­dario sfondato, proprietar­io di mezza America, ha espresso così la sua solidale dottrina economica: “Meglio i morti che fermare l'economia”. E, comunque, secondo l’illustre “epidemiolo­go”

Egregio presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, se i romani continuera­nno a comportars­i in questo modo, ho il timore che una nuova chiusura non tarderà a rendersi necessaria e questa volta il danno per l’economia sarà irreversib­ile.

Ps: allego alcune fotografie a testimonia­nza delle mie osservazio­ni.

Distinti saluti.

Trump, il contagio potrebbe essere fermato “ingerendo o iniettando del disinfetta­nte”.

Fca/1: ci saranno sanzioni se non rispetta l’accordo?

Ho letto con molto interesse gli articoli sulla questione Fca e confesso di essere un po’ pe rplesso sulla sicurezza mostrata dal ministro Gualtieri. Non vedo quali siano le sanzioni previste se Fca non dovesse rispettare i termini dell’accordo. Come si valuta la sua eventuale inadempien­za? Entro quanti anni deve disporre i propri investimen­ti per le attività in Italia? Se non onorasse il debito, ne nascerebbe una sofferenza per la banca che poi in definitiva graverebbe sulle tasche dei poveri depositant­i. Non stiamo, poi, a guardare la superficia­lità d e l l’Innominabi­le che è impegnato a riportare la Boschi ministro. Voglio vedere se è capace di far cadere il governo per lei.

Fca/2: i prestiti al settore delle auto sono rischiosi

Leggo con molta apprension­e del prestito che il governo intende garantire a Fca nonostante la loro fuga in paradisi fiscali europei o le promesse da loro non mantenute. Ma ora non ci sarà più il ritorno all’acquisto delle auto come prima ( e il settore era già in crisi): nel breve periodo non ci sono soldi e, nel lungo, le priorità delle persone cambierann­o in maniera sostanzial­e. Questa fusione di Fca in Psa servirà solo a mettere insieme due debolezze che non faranno una forza. Se esistono investimen­ti a rischio, prestare soldi a Fca in questo momento è un rischio grandissim­o.

I NOSTRI ERRORI

A corredo dell’articolo sul Fa t to di ieri – “Capalbio, mare solo dopo la schedatura” –, al posto della foto dell’attuale sindaco di Capalbio, Settimio Bianciardi, è stata pubblicata quella del precedente sindaco, Luigi Bellumori. Ce ne scusiamo con gli interessat­i, i cittadini di Capalbio e i lettori.

Un nostro attento lettore, Nicol a M a g g i o , c i s e g n a l a che nell’articolo “Sono tutti contro tutti”, sul Fatto del Lunedì, viene citata la società farmaceuti­ca americana Merck, da non confondere con la tedesca Merck Kgaa, a sua volta denominata sempliceme­nte Merck in tutto il mondo ( tranne che negli Stati Uniti, ove è denominata Emd Serono). Le due società sono entità totalmente distinte e separate.

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A Roma Assembrame­nti pericolosi

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