GENTILONI ”BASTA CON FISCO AGGRESSIVO”
“Tutti i Paesi devono pagare la loro giusta quota. Alcune caratteristiche dei sistemi fiscali di alcuni Stati membri sono ancora utilizzate da società che si impegnano in una pianificazione fiscale aggressiva. Non ci può essere posto per tali pratiche in un’Europa di solidarietà ed equità“. Il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni, presentando a Bruxelles le raccomandazioni della Commissione per i Paesi europei, si è schierato contro la concorrenza fiscale fatta da alcuni Paesi dell’Ue a scapito di altri. Tema su cui aveva promesso di battersi fin dal suo insediamento, lo scorso anno e che ora, ha detto, “è una priorità ancora più chiara in passato”. L’ammonimento chiama in causa Cipro, Olanda, Irlanda, Lussemburgo e Malta, i cui sistemi fiscali hanno caratteristiche tali da renderli “paradisi” per le multinazionali. “Negli ultimi anni sono stati compiuti progressi - ha sottolineato l’ex premier italiano - Ma alcune caratteristiche dei sistemi fiscali di alcuni Stati membri sono ancora utilizzate da società che si impegnano in una pianificazione fiscale aggressiva”. Per quanto riguarda Olanda e Lussemburgo, l’esecutivo dice: “L’alto livello di dividendi, royalty e pagamenti di interessi realizzati attraverso il Paese suggerisce che il sistema viene utilizzato da aziende impegnate in pianificazioni fiscali aggressive”.