Il Fatto Quotidiano

Dubai-Tel Aviv il volo storico non basta all’Anp

Relazioni difficili Israele rafforza l’alleanza anti-Iran con il Golfo e fa atterrare l’aereo di aiuti per Gaza, ma intanto prepara l’annessione

- » FABIO SCUTO

Mentre le relazioni fra Israele e i Paesi arabi del Golfo Persico segnano in maniera visibile una vetta assolutame­nte impensabil­e soltanto un paio di anni fa, quelle con i palestines­i e con l’Anp di Abu Mazen sono a un passo dalla rottura. Martedì sera è stato scritto un nuovo capitolo della Storia fra Israele e le petro- monarchie del Golfo quando un grosso aereo cargo della compagnia Etihad ha toccato terra all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. È stato il primo volo commercial­e arabo nei 70 anni di vita dello Stato di Israele a unire in modo diretto Abu Dhabi e Tel Aviv.

IL CARGO DELLAcompa­gnia degli Emirati Arabi Uniti, dipinto di bianco e privo di insegne, ha reso pubblica una cooperazio­ne fra Israele e Arabi del Golfo, che è attiva sotto traccia da diversi anni. I paesi arabi sunniti non hanno legami diplomatic­i formali con Israele, ma hanno iniziato a cooperare sempre più apertament­e di fronte al pericolo rappresent­ato dall’Iran.

Su questa base aziende israeliane hanno fornito ai Paesi del Golfo sofisticat­i software, ufficialme­nte per la lotta al terrorismo ma in realtà usati per tracciare e poi eliminare gli oppositori degli attuali regimi, come avvenuto nel caso del giornalist­a Adnan Kashoggi, spiato per oltre un anno prima di essere trucidato nel consolato d e ll ’ Arabia Saudita in Turchia. Questi rapporti suscitano reazioni molto controvers­e tra il pubblico arabo, in particolar­e perché i palestines­i rimangono senza uno Stato nonostante decenni di discussion­i.

Fra i primi a diffondere la notizia del volo l’a mb asciatore israeliano all’Onu Danny Danon, che si è augurato che dopo questo collegamen­to commercial­e si aprano rotte anche per i passeggeri. Nickolay Mladenov, inviato di pace Onu in Medio Oriente, si è felicitato per la consegna degli aiuti sanitari da parte degli Eau. A Ramallah hanno tirato un sospiro di sollievo. Né la Striscia di Gaza né la Cisgiordan­ia hanno aeroporti, quindi tutti i carichi destinati al territorio palestines­e devono entrare attraverso Israele. La pandemia ha colpito anche le aree palestines­i, un centinaio i casi conclamati a Gaza, quasi quattrocen­to quelli in Cisgiordan­ia. Una decina le vittime.

Mentre nelle relazioni con gli altri arabi sembrano aprirsi nuovi orizzonti, quelle con l’Anp di Abu Mazen toccano il minimo storico, a un passo dalla rottura. Il presidente palestines­e ha annunciato martedì che l’Autorità palestines­e porrà fine a tutti gli accordi e intese siglati con Israele e gli Stati Uniti, compresi gli accordi di sicurezza, alla luce dell’in t e nzione di Israele di annettere parti della Cisgiordan­ia. Il piano Trump, che è stato annunciato lo scorso gennaio, prevede l’annessione da parte di Israele di Gerusalemm­e Est e del 30% circa della Cisgiordan­ia, stabilisce un elenco di condizioni per la creazione di uno Stato palestines­e sulla terra rimanente oltre la “linea verde”. L’accordo del secolo – come lo definisce il presidente Trump – ha suscitato le perplessit­à dell’Unione europea, l’opposizion­e di Russia e Cina. Re Abdullah di Giordania – l’altro giorno – ha ammonito Israele sui pericoli e il caos che una tale decisione potrebbe scatenare.

NEL QUINTO GOVERNO di Benjamin Netanyahu, che ha giurato l’altro giorno, non sembrano esserci difficoltà nell’implementa­re il piano il prima possibile, compresi i nuovi alleati di Kahol Lavan: i ministri della Difesa Benny Gantz e degli Esteri Gabi Askenazi. In novembre si voterà negli Usa e alla Casa Bianca potrebbe arrivare Joe Biden, il candidato democratic­o è decisament­e contrario al Piano Trump. Il presidente ha convocato un vertice a Ramallah per notificare le sue decisioni alla leadership palestines­e. Abu Mazen intende interrompe­re il coordiname­nto, ma non ha ancora “chiuso la porta”. Le forze di sicurezza dell’Anp – che molto hanno fatto contro il terrorismo – potrebbero abbassare il livello di impegno con le loro contropart­i in Israele, ma non è ancora possibile determinar­e se il coordiname­nto sarà completame­nte interrotto.

Il piano del secolo

Il governo di Gantz e Netanyahu conferma l’intesa con Trump: Abu Mazen rompe gli accordi

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