Libia: Usa e Regno Unito contro i mercenari di Putin
Rapporto L’ultimatum dopo che l’Onu ha rilevato la presenza al fianco di Haftar dei “wagner” russi. Mosca: “Speculazioni”
La
gente di Tripoli li chiama semplicemente “i russi”, ma per il governo di Accordo Nazionale della Libia di Fayez al- Sarraj e riconosciuto dall’Onu, gli alleati chiave sul campo delle forze antagoniste di Khalifa Haftar sono agguerriti mercenari inviati dalla Società di sicurezza russa Wagner, di proprietà di un oligarca dell’entourage del presidente Vladimir Putin. Ma il Cremlino lo ha sempre negato, e continua a farlo anche dopo la pubblicazione del rapporto delle Nazioni Unite che ne ha confermato la presenza. Subito dopo aver preso visione del testo, anche Regno Unito e Stati Uniti hanno denunciato il pericolo rappresentato dai soldati di ventura
“wagneriani” ed esortato la Russia a fermare nuovi arrivi. Il rapporto, riservato, ha rivelato anche il dispiegamento di combattenti di Damasco inviati dal dittatore siriano Bashar al-Assad (leggasi Mosca) a sostegno di Haftar.
RICOMPAIONO dunque all’orizzonte di Sarraj, sebbene per ora a parole, gli Stati Uniti, che accusano Haftar di voler conquistare Tripoli con la complicità russa e non “di volerla lib er ar e ”, come l’uomo forte della Cirenaica continua a ribadire da più di un anno. Ovviamente si è accodata con celerità la Gran Bretagna, che deve fare asse sempre più stretto con la Casa Bianca dopo la Brexit. Jonathan Allen, vice- rappresentante permanente del Regno Unito presso l’Onu, ha accusato la Wagner “di esacerbare il conflitto e prolungare la sofferenza del popolo libico”. Ha anche invocato l’embargo delle armi delle Nazioni Unite sulla Libia che è in atto dal 2011, aggiungendo: “Voglio esortare tutti i membri del Consiglio di sicurezza a rispettare le risoluzioni di questo consiglio, per il quale essi stessi hanno votato”. L’ambasciatrice degli Stati Uniti presso l’Onu, Kelly Craft, ha puntato il dito contro “tutti gli attori stranieri coinvolti in Libia, inclusi i mercenari del Gruppo Wagner”. La controparte russa, Vassily Nebenzia, ha respinto le affermazioni come “speculazione” allo scopo di screditare la politica della Russia in Libia. Molti dei dati, specialmente per quanto riguarda i cittadini russi citati nel rapporto, sono semplicemente infondati. Non ci sono militari russi in Libia”. Il documento dell’Onu conferma anche che gruppi di miliziani siriani, sponsorizzati dalla Turchia, sono da mesi in Libia per difendere Tripoli. Il presidente turco Erdogan è l’alleato più granitico di Sarraj e da quando ha inviato anche addestratori dell’esercito turco e droni armati, gli uomini di Haftar hanno iniziato a perdere le città della costa ovest della Tripolitania, al confine con la Tunisia, mentre l’assedio di Tripoli resta in stallo.