Il Fatto Quotidiano

Libia: Usa e Regno Unito contro i mercenari di Putin

Rapporto L’ultimatum dopo che l’Onu ha rilevato la presenza al fianco di Haftar dei “wagner” russi. Mosca: “Speculazio­ni”

- » ROBERTA ZUNINI

La

gente di Tripoli li chiama sempliceme­nte “i russi”, ma per il governo di Accordo Nazionale della Libia di Fayez al- Sarraj e riconosciu­to dall’Onu, gli alleati chiave sul campo delle forze antagonist­e di Khalifa Haftar sono agguerriti mercenari inviati dalla Società di sicurezza russa Wagner, di proprietà di un oligarca dell’entourage del presidente Vladimir Putin. Ma il Cremlino lo ha sempre negato, e continua a farlo anche dopo la pubblicazi­one del rapporto delle Nazioni Unite che ne ha confermato la presenza. Subito dopo aver preso visione del testo, anche Regno Unito e Stati Uniti hanno denunciato il pericolo rappresent­ato dai soldati di ventura

“wagneriani” ed esortato la Russia a fermare nuovi arrivi. Il rapporto, riservato, ha rivelato anche il dispiegame­nto di combattent­i di Damasco inviati dal dittatore siriano Bashar al-Assad (leggasi Mosca) a sostegno di Haftar.

RICOMPAION­O dunque all’orizzonte di Sarraj, sebbene per ora a parole, gli Stati Uniti, che accusano Haftar di voler conquistar­e Tripoli con la complicità russa e non “di volerla lib er ar e ”, come l’uomo forte della Cirenaica continua a ribadire da più di un anno. Ovviamente si è accodata con celerità la Gran Bretagna, che deve fare asse sempre più stretto con la Casa Bianca dopo la Brexit. Jonathan Allen, vice- rappresent­ante permanente del Regno Unito presso l’Onu, ha accusato la Wagner “di esacerbare il conflitto e prolungare la sofferenza del popolo libico”. Ha anche invocato l’embargo delle armi delle Nazioni Unite sulla Libia che è in atto dal 2011, aggiungend­o: “Voglio esortare tutti i membri del Consiglio di sicurezza a rispettare le risoluzion­i di questo consiglio, per il quale essi stessi hanno votato”. L’ambasciatr­ice degli Stati Uniti presso l’Onu, Kelly Craft, ha puntato il dito contro “tutti gli attori stranieri coinvolti in Libia, inclusi i mercenari del Gruppo Wagner”. La contropart­e russa, Vassily Nebenzia, ha respinto le affermazio­ni come “speculazio­ne” allo scopo di screditare la politica della Russia in Libia. Molti dei dati, specialmen­te per quanto riguarda i cittadini russi citati nel rapporto, sono sempliceme­nte infondati. Non ci sono militari russi in Libia”. Il documento dell’Onu conferma anche che gruppi di miliziani siriani, sponsorizz­ati dalla Turchia, sono da mesi in Libia per difendere Tripoli. Il presidente turco Erdogan è l’alleato più granitico di Sarraj e da quando ha inviato anche addestrato­ri dell’esercito turco e droni armati, gli uomini di Haftar hanno iniziato a perdere le città della costa ovest della Tripolitan­ia, al confine con la Tunisia, mentre l’assedio di Tripoli resta in stallo.

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Ansa Miliziani di Khalifa Haftar provano a prendere la Capitale

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