TORINO APPENDINO-BIS, IL PD DICE NO
Si avvicina la scadenza per il mandato da sindaca di Torino. E ieri, Chiara Appendino, è tornata a non escludere la sua ricandidatura. Una possibilità che arriva dopo l’apertura del capo politico reggente Vito Crimi alla deroga sul terzo mandato elettorale per gli amministratori Cinque Stelle. Ma ieri per la prima volta, la sindaca di Torino ha aperto anche a una alleanza col Pd: “Non escludo che si possa allargare l’orizzonte e guardare in modo più ampio a quello che è strettamente il Movimento”, in linea con quello che sta avvenendo a livello nazionale. Nel capoluogo piemontese però i dem hanno già bocciato l’ipotesi come “improponibile”: “A noi sta a cuore la mobilità sostenibile e l’equità sociale, la vocazione internazionale della città e la sua anima industriale. Istanze a cui questa amministrazione non ha dato risposte e che rendono improponibile un Appendino bis”, sentenzia il segretario metropolitano del Pd di Torino, Mimmo Carretta, seguito a ruota dagli alleati dei Moderati, che accusano la sindaca di “mancanza di visione” e di “perseguire una vera e propria decrescita infelice”. Identica bocciatura anche da Italia Viva. La Appendino, comunque, scioglierà la riserva solo dopo l'estate.