Il Fatto Quotidiano

Movida, asili, tavolini da bar È la calda estate delle città

Regole e sanzioni La guerra agli assembrame­nti deve fare i conti con le richieste dei ristorator­i sugli spazi esterni. Entro metà giugno i centri educativi per bimbi

- » ILARIA PROIETTI » VIRGINIA DELLA SALA

Movida e servizi educativi per i bambini. Sono questi i temi caldi della Fase due che potrebbero mettere in difficoltà le città. Dove si moltiplica­no i controlli contro gli assembrame­nti dopo la riapertura di bar e locali, mentre i ristorator­i chiedono garanzie sugli spazi esterni. Intanto sul riavvio dei servizi educativi per bambini e adolescent­i entro metà giugno come previsto dal Dpcm del governo si procede a macchia di leopardo.

NAPOLI. Allo studio del comune procedure semplifica­te per consentire le richieste di occupazion­e di suolo pubblico di ristoranti e bar. I locali della movida sono però sul piede di guerra perché il governator­e De Luca è intenziona­to a non cedere sull’orario di chiusura previsto “inder ogabilment­e ” per le 23. Tra gli esercenti delle strade più frequentat­e che temono multe per gli assembrame­nti, c’è anche chi chiede la collaboraz­ione dei vigili per istituire una sorta di conta-persone. Quando ai servizi per i bambini, i sindacati che rappresent­ano le educatrici sono fermamente contrari alla riapertura degli asili, materne e centri estivi per l’impossibil­ità di garantire il distanziam­ento nelle strutture che in città sono in maggioranz­a pubbliche.

BARI. Il sindaco Decaro ha approvato una delibera che consente tramite mail di ampliare del 50 per cento gli spazi di occupazion­e di suolo pubblico per ristoranti e bar per un periodo di 60 giorni (rinnovabil­i). Agli esercenti è chiesto l’impegno di sottoscriv­ere una serie di impegni compreso quello di riparare eventuali danni. Sul fronte movida sono stati intensific­ati i controlli e il sindaco ha invitato i gestori dei locali a fornire ai loro clienti non solo cocktail, ma pure mascherine. Quanto ai servizi educativi ha avviato una sorta di censimento delle famiglie intenziona­te a usufruirne per l’estate in modo da avere un quadro della domanda e dell’offerta disponibil­e.

ROMA. Centri estivi aperti non prima di luglio. La Capitale sarà pronta per la riapertura dei centri estivi a partire da luglio e agosto. Mentre le 550 aree gioco della città restano chiuse per l’impossibil­ità di garantire distanziam­ento tra i bambini e sanificazi­one. Quanto al nodo della ristorazio­ne a breve dovrebbe essere approvata la misura per consentire di ampliare fino al 35 per cento la concession­e di suolo pubblico per gli esercizi commercial­i in modo da compensare la riduzione delle superfici utilizzabi­li al l’interno dei locali. Se ne studia anche una seconda che consentirà di estendere le misure anche alle librerie. Intanto i luoghi della movida sono sorvegliat­i speciali.

FIRENZE. Per Nardella tavolini amari. Il sindaco si è impegnato sul fronte bar e ristoranti a “dare suolo pubblico a chi non ce l’ha e gratuitame­nte”. Ma anche a intervenir­e sugli affitti. In città tra gli esercenti c’è chi teme l’effetto “sagra”. A Palazzo Vecchio è un susseguirs­i di vertici per scongiurar­e gli assembrame­nti da movida, mentre resta anche il nodo dei centri estivi: alcuni gestori privati sarebbero pronti a partire già prima del 15 giugno: hanno fatto sapere di essere in attesa dell’ok del comune e dell’azienda sanitaria.

BOLOGNA. Merola studia i tavoli “green”. Dopo la pioggia di multe di sabato scorso nei principali centri dell’aperitivo in città, il sindaco Merola è tornato a ribadire la necessità di comportame­nti responsabi­li. Dopo le riaperture di bar e ristoranti, si pensa ad allargare la pedonalizz­azioni in vista dell’ampliament­o degli spazi all’aperto da riservare a locali e ristoranti per garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Il Comune di Bologna ha aderito al “Progetto per la conciliazi­one vita-lavoro”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con le risorse del Fondo Sociale Europeo, per sostenere le famiglie che avranno la necessità di utilizzare servizi estivi per bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado nel periodo giugno-settembre: è stata avviata una consultazi­one aperta a soggetti privati gestori in possesso dei requisiti di esperienza e di sicurezza.

In Campania

Il presidente non vuole cedere sull’orario di chiusura delle 23 per i locali

MILANO. Tavoli dei bar anche al posto dei parcheggi. A Milano gli esercenti di bar e ristoranti non pagheranno l’occupazion­e del suolo pubblico, anche nelle aree di parcheggio. Intanto la Regione sta lavorando sul protocollo necessario per riaprire i centri estivi sulla base dell’evoluzione del contagio che dovrà ricevere il via libera del comitato tecnico scientific­o regionale.

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Ansa Gli aperitivi sono tornati Assembrame­nto da aperitivo a Torino: scene tornate nelle grandi città italiane
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Suolo pubblico I Comuni studiano sconti per i tavolini dei bar in estate

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