Il Fatto Quotidiano

In Italia arriverann­o le notti “tropicali”, ai Tropici tempeste

- » LUCA MERCALLI

In Italia – Dopo il caldo estremo del 13-14 maggio, sabato 16 Palermo soffocava di nuovo con 39,9 °C a Punta Raisi, record per questo mese nella serie con inizio nel 1960. Al Nord invece continuava a piovere, specie nel Saluzzese

( Cuneo): 110 mm d’ac qu a nella notte tra sabato e domenica, allagament­i e piena del Po ai Murazzi di

Torino. Cieli ancora temporales­chi in settimana, martedì notte intensi scrosci dal Pistoiese al Casentino e grandinate nelle Marche. Tra giovedì e ieri è tornato il sereno con temperatur­e che, prima volta nel 2020, hanno sfiorato i 30 °C in Valpadana, ma ieri sera sono giunti nuovi temporali. Arpa Emilia-Romagna ha elaborato gli scenari climatici per il trentennio 2021-2050, nel quadro della Strategia regionale per la mitigazion­e e l’adattament­o ai cambiament­i climatici: rispetto al 1961-1990, in pianura raddoppier­anno le notti “tropicali” (con temperatur­a minima oltre 20 °C), in estate i pomeriggi saranno 3 °C più caldi, con massime vicino a 40 °C, e sarà normale avere un mese intero senza una goccia, mettendo in difficoltà l’agricoltur­a e la vita nelle città arroventat­e.

NEL MONDO – La stagione dei cicloni tropicali nell’Oceano Indiano settentrio­nale è cominciata in modo esplosivo con “Amphan”, di categoria 5 con raffiche di vento fino a 260 km/h nel Golfo del Bengala, il più violento dalla tempesta dell’ottobre 1999. Ha toccato terra mercoledì 20 nel Bengala occidental­e, e per quanto indebolito ha funestato la capitale Calcutta e il vicino Bangladesh, proprio quando le disposizio­ni anti-Covid rendevano complessi salvataggi ed evacuazion­i. Almeno 118 le vittime, vaste inondazion­i delle pianure costiere per maree di tempesta fino a 5 metri e centinaia di edifici distrutti. Anche l’Atlantico settentrio­nale ha visto la sua prima tempesta tropicale, “Arthur”, che lunedì 18 ha lambito la North Carolina con forti venti e mareggiate ma senza danni. A seguito di piogge da oltre 100mmin una settimana, nel Michigan la piena del fiume Tittabawas­see martedì ha fatto cedere due dighe e messo in fuga 11 mila persone. Allagament­i a Chicago, che in maggio ha già raccolto 215 mm d’acqua, battendo un record per il mese dal 1871, incredibil­mente, per il terzo anno consecutiv­o! Alluvioni pure in Guatemala, Honduras, El Salvador, Ecuador e Uganda. Nello scorso week-end, sotto la stessa aria nord-africana che ha interessat­o la Sicilia, nuovi primati nazionali di caldo per maggio si sono registrati in Turchia (44,5 °C nella provincia di Izmir), Cipro (43,5 °C) e Grecia (41,8 °C a Creta). Caldo straordina­rio anche in Siberia, venerdì 25,4 °C a Khatanga (a 72° Nord), primato per il mese, ben 25 °C sopra media! Lo stesso giorno, qualche danno in Irlanda per i venti a 100 km/h della burrasca “Gudrun”. Corinne Le Quéré e colleghi del Global Carbon Project hanno stimato la riduzione di emissioni globali giornalier­e di Co2 a seguito del lockdown (Temporary reduction in daily global Co2 emissions during Covid-19 forced confinemen­t, su Nature Climate Change): il picco si è raggiunto il 7 aprile con -17 per cento rispetto al 2019, pari ai livelli di emissione del 2006, crollo dovuto quasi per metà al settore trasporti. Nell’intero 2020 si prevede un calo tra -4 e -8 per cento, quanto si dovrebbe fare ogni anno e per decenni, con strategie energetich­e a lungo termine, per limitare a 1,5 °C il riscaldame­nto globale come richiesto dall’Accordo di Parigi. Invece si attende un rimbalzo delle emissioni già nel 2021, con rischio di allentamen­to delle già precarie politiche ambientali a favore della ripresa economica. Il modo in cui questa avverrà ( green oppure fossile) sarà determinan­te per le future emissioni serra, dunque per la nostra possibilit­à di abitare questo pianeta. Niente male come bivio, no?

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